ll Ftse Italia Banche chiude con una flessione dello 0,8% e in linea all’analogo europeo (-0,3%), facendo chiudere sotto la parità anche il Ftse Mib (-0,2%).
Sul comparto, dunque, scatta qualche presa di profitto nella parte finale della seduta, dopo essere stato ben intonato per gran parte della giornata. Nel frattempo, l’associazione delle banche tricolore (Abi), in un documento di risposta alle proposte formulate dalla Commissione Europea, ha chiesto di non introdurre regole aggiuntive sugli npl.
Nel listino principale tiene Banco Bpm (+0,2%), nel giorno in cui ha collocato con successo un covered bond a 7 anni da 750 milioni. Resiste anche Intesa Sanpaolo (+0,2%). Parziali prese di profitto, invece, sugli altri titoli.
Nel Mid Cap ok sia Popolare Sondrio (+0,4%) che ha siglato il suo primo programma Emtn fino a un massimo di 5 miliardi, sia Credem (flat) grazie anche all’accordo di distribuzione siglato con Janus Henderson Investors.
Tra le Small Cap altro rimbalzo per Carige (+3,4%), il cui cda si è riunito ieri per fare il punto della situazione dopo la conclusione dell’aumento di capitale da 560 milioni, anche sulle altre operazioni di rafforzamento patrimoniale. Inoltre, nel meeting si doveva discutere della partnership con Ibm nell’information technology.
Prosegue la fase discendente di Creval (-1,6%), con gli investitori che restano in attesa dei dettagli dell’aumento di capitale da 700 milioni previsto tra febbraio e marzo.
In luce Banco Desio (+1,3%) dopo l’approvazione, avvenuta la scorsa ottava, del piano industriale 2018/20.