Nella prima parte del pomeriggio i listini europei mantengono un andamento incerto, nonostante l’avvio positivo di Wall Street dopo il parziale storno della seduta precedente. Intorno alle 15:45 il Ftse Mib di Milano scambia poco sotto la parità (-0,2%), limitando il ribasso rispetto al Cac 40 di Parigi (-0,4%), il Ftse 100 di Londra (-0,5%), l’Ibex 35 di Madrid (-0,6%) e il Dax di Francoforte (-0,7%).
Oltreoceano i listini americani hanno aperto le contrattazioni in progresso fra lo 0,2% e lo 0,4%, mentre l’attenzione degli investitori resta focalizzata sulle trimestrali delle società con i conti di due big del settore bancario come Goldman Sachs e Bank of America.
Sul fronte macro sono stati pubblicati i dati sull’inflazione dell’Eurozona, che hanno confermato una lieve flessione a dicembre (1,4% contro l’1,5% di novembre) e i numeri sulla produzione industriale statunitense, in aumento oltre le attese (+0,9% contro +0,5% del consensus) a dicembre. In serata verrà diffuso il Beige Book della Fed e interverranno diversi esponenti della Banca centrale americana.
Sul Forex l’euro rifiata dopo l’impennata di ieri sera, innescata anche dalle ipotesi che la Bce possa presto ridurre gli stimoli monetari, anche se è improbabile un annuncio in questo senso nella riunione di giovedì prossimo. Il cambio tra moneta unica e dollaro scende a 1,223, mentre il biglietto verde risale a 110,7 yen. Prosegue il selloff sulle cripto valute, con il Bitcoin sotto quota 10.000 dollari.
Tra le materie prime il petrolio è sostanzialmente invariato, con Wti e Brent rispettivamente a 63,7 e 69,1 dollari al barile, in attesa dei dati Api di stasera e di quelli Eia di domani che dovrebbero mostrare il nono calo settimanale delle scorte americane. Poco mosso l’oro a 1.336 dollari l’oncia.
Sull’obbligazionario, infine, il rendimento del decennale italiano viaggia in controtendenza rispetto agli altri governativi europei e sale all’1,98%, separato da un differenziale con il Bund tedesco in aumento a 142 punti base.
A Piazza Affari avanza LEONARDO (+2,4%) dopo la promozione da parte di Societe Generale da ‘hold’ a ‘buy’ con target price a 14 euro. Bene MONCLER (+2%) e FINECO (+0,8%), contrastate le banche, con UNICREDIT a +1%, INTESA invariata e UBI (-1,2%) e BANCO BPM (-1,6%) in territorio negativo.
Ben intonate le utilities, con acquisti su A2A (+1,1%), TERNA (+0,8%), ITALGAS (+0,7%) e SNAM (+0,5%).
Sottotono TELECOM ITALIA (-1%), che ha riavviato i negoziai con Canal+ per la joint venture sui contenuti.
Vendite anche su PIRELLI (-1,5%) e su RECORDATI (-1,3%), penalizzata dal downgrade di Credit Suisse da ‘neutral’ a ‘underperform’.