Anche per il 2018 Unicredit si aspetta una crescita e un buon contributo ai risultati del gruppo dalla divisione Cee. Nei Paesi del centro-est Europa, dove Unicredit opera in posizione di leadership con una presenza in 11 Paesi, è prevista nei prossimi due anni una crescita del Pil media pari al 3% che avvantaggerà anche il settore del credito.
Per Unicredit l’espansione sarà trainata nell’anno in corso da Ungheria, Slovenia e Serbia per quanto riguarda gli impieghi. Mentre i principali driver di crescita saranno lo sviluppo delle attività digitali, con i Paesi Cee che rappresentano addirittura un laboratorio di innovazione per l’intero gruppo, il wealth management, per realtà dove il risparmio privato è in crescita e, infine, i benefici apportati dagli investimenti europei per lo sviluppo delle economie dei Paesi del centro-est Europa.
A fare il punto sull’andamento del comparto è Carlo Vivaldi, responsabile della divisione Cee di Unicredit, parlando a un convegno a Vienna. La divisione Cee genera il 25% dei ricavi di tutto il gruppo e contribuisce significativamente alla redditività.
Il rapporto tra utili anteimposte e total asset si attesta all’1,3% contro lo 0,4% della banca nel suo complesso, mentre il ritorno sul capitale allocato è stato del 14,4% nei primi nove mesi del 2017, mentre l’npe ratio è diminuito dal 10,3% all’8,9 per cento.
A Piazza Affari i titoli Unicredit segnano alle ore 13:15 un incremento dello 0,9% a 17,3 euro.
























