Ieri chiusura contrastata per le Borse europee, penalizzate nel finale dallo storno di Wall Street rispetto ai massimi toccati in apertura, quando il Dow Jones, il Nasdaq e lo S&P 500 hanno superato per la prima volta rispettivamente quota 26 mila, 7.300 e 2.800 punti.
Il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in flessione dello 0,2% a 23.495 punti, dopo una seduta perlopiù in territorio positivo. Poco sopra la parità il Dax di Francoforte (+0,3%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,4%), invariato il Cac 40 di Parigi (+0,1%), debole il Ftse 100 di Londra (-0,2%).
Acquisti sul settore, con il Ftse Italia Servizi Pubblici salito di un punto percentuale, di poco al di sotto del corrispondente indice europeo, l’Euro Stoxx 600 Utilities, che ha segnato un rialzo dell’1,2 per cento.
Sessione positiva per A2A, in vetta al Ftse Mib per quasi tutta la giornata, che ha chiuso con un progresso dell’1,4%. Una performance che potrebbe aver beneficiato di un report diffuso lunedì da Intermonte che illustra la strategia sul mercato azionario italiano per il primo semestre 2018. In esso, tra i titoli preferiti A2A, indicata tra le “quality stocks”. Gli analisti hanno giudicato il titolo “outperform” con target price a 1,7 euro, in relazione ai multipli stimati P/E 2018 e 2019, che si attestano rispettivamente a 12 e 11,4 volte, entrambi i più bassi del settore delle utility a piazza Affari.
Ancora una seduta positiva per Enel (+1,3% a 5,4 euro), in scia al report pubblicato venerdì scorso da Goldman Sachs che conferma il giudizio Buy/Attractive sui titoli del colosso elettrico italiano e rivede al rialzo il target price a 6,30 euro dal precedente prezzo obiettivo a 6,20 euro.
Tra le Mid Cap in evidenza Erg, che ha segnato un progresso del 2,6 per cento.
Seduta in lieve calo per Hera, scesa dello 0,4%. Ieri la controllata Hera Servizi Energia ha siglato un accordo con Bio-On, leader nelle tecnologie per la chimica eco-sostenibile, per la fornitura di energia pulita grazie alla realizzazione e alla gestione di un nuovo polo tecnologico-energetico che conterrà un impianto di trigenerazione di nuova concezione. Nello specifico, Hera, a fronte di un investimento di 2,4 milioni, metterà a disposizione del nuovo stabilimento di Bio-On energia elettrica prodotta ed autoconsumata, energia termica sotto forma di vapore e energia frigorifera.
Tra le Small Cap acquisti su Falck Renewables (+,7%), che lunedì ha annunciato di aver sottoscritto due contratti con il gruppo Nordex del valore complessivo di circa 121,7 milioni per la fornitura di 31 turbine eoliche e dei relativi lavori infrastrutturali, civili ed elettrici, su base EPC, da impiegare per la realizzazione dei due progetti recentemente acquisiti in Svezia. I lavori preliminari sono iniziati e le attività si intensificheranno nel 2018 e nel 2019. La messa in esercizio di un primo parco è prevista nel quarto trimestre del 2019, mentre quella del secondo nel quarto trimestre del 2020.