Banco Bpm – Verso la cessione della banca depositaria

Banco Bpm in dirittura d’arrivo nel processo di cessione della banca depositaria. La trattativa sarebbe arrivata alle battute finali, con la selezione di tre potenziali acquirenti tra i quali in pole position vi sarebbe Bnp Paribas. Il valore dell’operazione sarebbe, secondo indiscrezioni, è compreso tra i 150/200 milioni.

La cessione si inserisce nella strategia dell’amministratore delegato Giuseppe Castagna di riordino delle attività, dopo le inevitabili duplicazioni che si erano create con la fusione tra Bpm e Banco Popolare avvenuta da poco più di un anno, e di focalizzazione sui business più strategici, per liberare risorse necessarie a proseguire con l’intenso piano di riduzione dei crediti deteriorati.

L’attività di banca depositaria non è considerata strategica, tanto più dopo la cessione della società di gestione Aletti Gestielle. Inoltre, si tratta di un business a bassi margini per cui è strategico operare con grandi volumi e a livello globale. Caratteristiche che favoriscono un processo di concentrazione con la nascita di grandi operatori internazionali. Tra questi Bnp Paribas che in Italia ha rilevato RasBank e le attività di Bpm. La banca depositaria oggetto di trattativa da parte di piazza Meda è, invece, quella derivante dal Banco Popolare.

COMMENTO

La strategia di Castagna di portare fieno in cascina per aumentare i buffer di capitale disponibili per accelerare il processo di riduzione degli npl è sicuramente positiva. Il manager ha dichiarato di voler aumentare di tre miliardi l’ammontare di cessioni di crediti deteriorati rispetto agli 8 miliardi previsti dal piano.

Il tutto senza ricorrere a un aumento di capitale. Nel portafoglio partecipazioni di Banco Bpm ci sono altre attività che potrebbero essere poste sul mercato in caso di necessità, prima di pensare a una ricapitalizzazione.

A Piazza Affari i titoli Banco Bpm segnano alle 9:15 un calo dell’1,6% a 2,84 euro.