Mercati – Previsto avvio positivo, a Milano occhi su banche ed Eni

Le borse europee dovrebbero iniziare la seduta sopra la parità, dopo i decisi rialzi messi a segno ieri dagli indici di Wall Street. In particolare il Dow Jones ha chiuso con un +1,3% oltre i 26 mila punti, registrando la maggior crescita di punti (oltre 300) dall’elezione di Trump.

Contrastati, invece, stamane i mercati asiatici, con Tokyo che rifiata chiudendo in ribasso dello 0,4%, mentre viaggiano in positivo le piazze cinesi.

Sul fronte macro, agenda ricca soprattutto in Asia. La produzione industriale giapponese a novembre ha segnato un +0,5%, rispetto al +0,6% di ottobre, mentre quella cinese a dicembre ha registrato un +6,2% rispetto al +6,1% della rilevazione precedente.

L’attenzione era però rivolta soprattutto alle statistiche sulla crescita economica cinese, con il Pil del quarto trimestre che ha confermato un incremento del 6,8% su base annua contro il +6,7% atteso dal consensus. Il 2017 si è chiuso con un incremento del 6,9%, ai massimi dal 2010.

Nessun appuntamento, invece, previsto per l’Europa, mentre nel pomeriggio in Usa verranno diffuse le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione, i permessi di costruzione e i nuovi cantieri residenziali a dicembre e l’indice di produzione della Fed di Filadelfia di gennaio.

Per quanto riguarda l’azionario, attenzione a ENI su cui Kepler Cheuvreux ha migliorato la raccomandazione da ‘hold’ a ‘buy’ e alzato il target price da 14,5 a 16 euro.

Da seguire i bancari, dopo il vertice di ieri tra la responsabile della vigilanza della Bce Danièle Nouy, Banca Italia e gli esponenti dei principali istituti italiani sul tema degli npl.

Intanto, l’Ad di INTESA SANPAOLO Carlo Messina ha dichiarato di non avere intenzione di effettuare né acquisizioni né aggregazioni, aggiungendo che un’integrazione con Crédit Agricole è priva di fondamento.

BANCO BPM, invece, sarebbe vicina alla cessione della banca depositaria, in un’operazione che dovrebbe fruttare 150-200 milioni.