ll Ftse Italia Banche chiude con una crescita dello 0,9% e in linea all’analogo europeo (+0,3%), sostenendo anche il Ftse Mib (+0,5%).
Il settore ha beneficiato della performance positiva di Unicredit (+1,2%) e Intesa Sanpaolo (+1,2%), tra gli istituti che hanno fatto i progressi più significativi sul fronte della riduzione dei crediti deteriorati.
Il resto dei titoli del listino principale è stato frenato, oltre che dai rumor di stampa sui possibili target da raggiungere nel prossimo futuro in termini di npl ratio, anche dal nulla di fatto dell’incontro avvenuto a Roma tra la numero uno della Vigilanza europea, Danièle Nouy e i vertici delle banche e delle istituzioni bancarie italiane, da cui è emerso, al di là di un dialogo definito costruttivo e utile dal comunicato emesso da Bankitalia, una sostanziale fermezza della Bce di fronte all’annoso problema della riduzione degli npl e all’adozione dell’Addendum. Tuttavia, dalla Commissione Europea è arrivato il riconoscimento dei notevoli sforzi effettuati dal sistema tricolore su questo fronte, con i crediti deteriorati che si sono ridotti di circa un quarto tra giugno 2016 e giugno 2017. Il tutto evidenziato dal primo rapporto redatto dallo stesso organismo europeo sulla tematica.
In controtendenza Mediobanca (+1,3%), supportata dalla conferma della raccomandazione ‘buy’ da parte di Equita con target price a 10,5 euro e da quella del giudizio ‘overweight’ da parte di Morgan Stanley con prezzo obiettivo alzato da 11,4 euro a 11,5 euro.
Nel Mid Cap in leggero rosso sia Popolare Sondrio (-0,4%) sia Credem (-0,1%), rallentati da qualche presa di beneficio.
Tra le Small Cap realizzi su Carige (-2,2%) dopo il rally dei tre giorni precedenti, con il cda della banca che sta studiando come muoversi sul versante degli unlikely to pay.
Altro tonfo per Creval (-4%), con gli investitori che restano in attesa dei dettagli dell’aumento di capitale da 700 milioni che dovrebbe partire a breve, oltre che sulla riduzione del portafoglio di crediti problematici prevista dal piano industriale 2018/20.
Ancora acquisti su Banco Desio (+0,4%) dopo l’approvazione del piano strategico 2018/20, di cui uno dei cardini è la diminuzione dei crediti problematici.