Matteo Del Fante, Ad di Poste Italiane, ha illustrato gli obiettivi degli accordi sottoscritti a fine 2017 con Anima e Cdp nel corso di una conference call con gli analisti. Con le due partnership, punti cardine del nuovo piano industriale che sarà presentato dal Ceo il prossimo 27 febbraio a Milano, il gruppo romano punta ad aumentare e diversificare la gamma di prodotti e servizi offerti, con relativi benefici su ricavi e redditività.
“Due accordi fondamentaliper consentire a Poste di diventare il principale accentratore di investimenti in Italia”. Positiva la reazione del titolo a Piazza Affari, con le azioni che intorno alle 10:20 sono in rialzo del 2,1% a 6,71 euro, mentre il Ftse Italia Servizi Finanziari sale dello 0,8 per cento.
È con queste parole che Matteo Del Fante, Ceo di Poste Italiane, ha definito le intese raggiunte lo scorso dicembre con Anima e Cassa Depositi e Prestiti (Cdp), nel corso della conference call con gli analisti. Partnership che saranno centrali nel nuovo piano strategico che verrà illustrato dall’Ad il prossimo 27 febbraio alla comunità finanziaria.
Il manager ha poi aggiunto che, grazie alle due intese “Poste punta a offrire ai propri clienti un portafoglio di servizi più ampio e a creare valore per gli azionisti, aumentando ricavi e redditività”. Le partnership – ha proseguito il Ceo “permetteranno di rafforzare la posizione del gruppo nel settore dell’asset management e del servizio di raccolta del risparmio postale”.
In merito all’accordo con Cdp per la distribuzione di buoni e libretti postali, sia Del Fante sia Andrea Novelli, numero uno di BancoPosta, si sono detti fiduciosi di raggiungere, nel 2018, la parte alta della forchetta delle commissioni concordate tra i due gruppi e pari a 1,8 miliardi. Si ricorda che l’accordo “prevede una remunerazione mista commisurata in parte allo stock dei prodotti del risparmio postale (libretti e buoni) e in parte ai flussi annui di sottoscrizione dei buoni. La remunerazione in favore di Poste Italiane è collegata al raggiungimento di obiettivi annuali di raccolta netta. A fronte del raggiungimento di tali obiettivi, è prevista, nel triennio 2018/20, una remunerazione annua in favore di Poste Italiane compresa tra un minimo di 1,55 miliardi e un massimo di 1,85 miliardi”. Il Ceo ha ricordato che i gruppo romano può fare leva su un potenziale di 34 milioni di clienti, il 60% della popolazione italiana, nonché su un network che raggiunge oltre il 95% del Paese.
Per quanto riguarda l’accordo con Anima nel risparmio gestito, il Ceo ha precisato che “permette di aumentare e aggiornare l’offerta di prodotti, aggiornare la rete di vendita di Poste attraverso la formazione, offrire i migliori prodotti della categoria selezionati dai principali fornitori di terze parti a livello globale”. Si ricorda che in base a tale intesa Anima si assicura la gestione di 70 miliardi di attivi relativi a prodotti assicurativi del Ramo I di Poste Italiane, per un corrispettivo di 120 milioni che la stessa Anima pagherà a Poste. L’operazione, il cui closing è atteso nel quarto trimestre 2018 dopo le necessarie autorizzazioni, si concretizzerà nella scissione parziale delle relative attività, di cui è titolare BancoPosta Fondi Sgr, in favore di Anima Sgr. La partnership avrà una durata di 15 anni. Il responsabile di BancoPosta ha detto di aspettarsi un significativo capital gain dall’operazione.
Infine, Del Fante ha puntualizzato che “Non vedo rischi di sovrapposizione tra i prodotti Anima e quelli di Cdp, in quanto soddisfano esigenze di investimento differenti”.