In un’intervista rilasciata nella giornata di ieri l’AD Pietro Salini ha confermato che anche il gruppo italiano beneficerà degli effetti della riforma fiscale statunitense, senza però darne una stima.
Salini Impregilo è infatti presente nel territorio americano con la controllata Lane Construction, che ha contribuito per più del 50% ai 4,3 miliardi di nuovi ordini registrati nei primi nove mesi del 2017 dal gruppo.
La società vede un grande potenziale di crescita negli Stati Uniti dove il fabbisogno stimato di nuovi investimenti nelle infrastrutture da realizzarsi entro il 2025 ammonta a 1,5 trilioni di dollari (dati ASCE).
Il titolo ha aperto questa mattina a Piazza Affari segnando attorno alle 09:45 un calo dello 0,6%.