Tecnologia – L’indice Sox raggiunge nuovi massimi storici

Nella seduta di ieri il Sox ha segnato nuovi massimi sfondando la soglia dei 1.370 punti, guadagnando quasi il 50% nell’ultimo anno. Un traguardo importante per il Philadelphia Semiconductor Index che raggiunge livelli mai visti prima. La scalata ha preso piede agli inizi febbraio 2016, quando l’indice si trovava in area 560 punti. In meno di due anni il Sox ha intrapreso un trend rialzista senza fine che l’ha fatto volare sui livelli attuali (1.370,561 punti la chiusura di ieri), sovraperformando tutti i principali indici tecnologici.

In particolare, nell’ultimo anno il Sox ha sovraperformato lo S&P 500 Technology di 8 punti percentuali, il Nasdaq di circa 18 punti e lo Stoxx Europe 600 Technology di ben 25 punti percentuali.

Tale andamento conferma la crescente importanza dei semiconduttori nell’industria e nell’automotive, oltre che nel settore consumer con la probabile diffusione dei sensori 3D negli smartphone e in altri device.

Per quanto riguarda le auto il contenuto di chip è stimato in crescita di circa il 6% all’anno a fronte dell’incremento annuo dell’1%-2% nel numero di autovetture. Previsioni secondo cui il mercato dei semiconduttori dovrebbe espandersi dai 38 miliardi di dollari dello scorso anno a 47 miliardi entro il 2020.

Nel settore degli industriali il robusto momentum sembra destinato a continuare, come evidenziato dai dati della giapponese Rohm sulle vendite mensili e sulla solida domanda in Europa.

Incoraggianti anche le ultime stime per il mercato dei microchip: WSTS, organo che fornisce statistiche per il settore, prevede che nel 2017 le vendite mondiali di semiconduttori saranno pari a 408,7 miliardi di dollari, un record mai visto prima, con un incremento del 20,6% rispetto al 2016. Nel 2018 le vendite mondiali di microchip dovrebbero toccare quota 437,3 milioni di dollari, con uno sviluppo più contenuto pari al 7% su base annua.

Commento

L’unica grande realtà in Italia attiva nel mercato dei semiconduttori è STMicroelectronics, che, durante una presentazione a Las Vegas, ha confermato la guidance per il quarto trimestre 2017 per quanto riguarda i ricavi (+10% trimestre su trimestre). Il colosso italo-francese dei microchip, che investe ogni anno 1,3 miliardi in ricerca e sviluppo, si appresta quindi a chiudere il 2017 con un fatturato di 8,2 miliardi di dollari.

La presentazione si è poi focalizzata sul riepilogo dei driver principali di crescita come le applicazioni di  smart driving, rese possibili dalla digitalizzazione e dal passaggio all’auto ibrida ed elettrica, e le applicazioni dell’Internet of Things (IoT) declinata in aree come smart city, smart home, industry 4.0 e smart things.

Secondo l’Ad di Stm, Carlo Bozotti, nei prossimi anni il mercato dell’auto elettrica esploderà. L’azienda dei microchip stima un fatturato dei propri prodotti di almeno 500 dollari per ogni nuova auto. Assumendo un numero di auto elettriche vendute pari a 4,5 milioni nel giro di 4-5 anni, la crescita del mercato potrebbe tradursi per Stm in un incremento prossimo a 2,5 miliardi di dollari.