Chiusura mista per le Borse europee mentre Wall Street ignora lo stallo parziale delle attività governative, con S&P 500 (+0,3%) e Nasdaq (+0,5%) che corrono verso nuovi record. A Milano il Ftse Mib archivia le contrattazioni in lieve rialzo (+0,6%) a 23.890 punti, con Ynap sugli scudi (+24%) dopo l’Opa lanciata da Richemont. In evidenza 35 di Madrid (+0,9%) mentre il Ftse 100 di Londra (-0,2%), il Dax di Francoforte (+0,2%) e il Cac 40 di Parigi (+0,3%) non si distaccano molto dalla parità.
Intanto due dei tre principali listini americani viaggiano in rialzo nel terzo giorno di blocco parziale delle attività pubbliche. A breve è previsto il voto per l’approvazione dei finanziamenti, mentre sul fronte delle trimestrali si attendono a mercati chiusi i conti di Netflix.
Sul Forex il cambio euro/dollaro scambia in rialzo a 1,225, con il biglietto verde ancora frenato dalla paralisi del governo statunitense. Per contro, la moneta unica beneficia del via libera da parte dei socialdemocratici tedeschi all’avvio delle trattative con Angela Merkel per la formazione di un governo di coalizione. Stabile il dollaro/yen (110,8), in attesa dell’annuncio della Bank of Japan sulla politica monetaria in programma domani.
Accelerano nel finale le quotazioni del petrolio, con Wti e Brent rispettivamente a 63,9 e 69,3 dollari al barile. A sostenere l’oro nero contribuiscono i commenti del ministro saudita per l’energia Al-Falih, da cui si apprende che Opec e Russia proseguiranno con i tagli alla produzione fino a fine 2018 e sono pronti ad estendere gli accordi anche oltre.
Acquisti sull’obbligazionario, dove il rendimento del Btp decennale cala all’1,91%, mentre lo spread con il Bund tedesco si assottiglia a 135 punti base.
A Piazza Affari spicca YNAP (+24,1%), dopo l’offerta pubblica di acquisto totalitaria a 38 euro per azione lanciata da Richemont, già maggior azionista della società con il 24,97% del capitale.
Bene anche FERRAGAMO (+3,9%) e i bancari, in particolare BANCO BPM (+5,5%) UBI (+3,2%), BPER (+2,7%) e UNICREDIT (+2,3%), ma anche INTESA chiude a +1,2 per cento.
In evidenza pure MEDIASET (+2,7%) che beneficia dell’upgrade di Goldman Sachs da ‘neutral’ a ‘buy’, con rialzo del target price a 4,50 euro dal precedente 3,75 euro. Il Biscione ha presentato un’offerta per i diritti del calcio in modalità digitale terrestre mentre TELECOM ITALIA (+1,5%) gareggia per le partite in modalità internet.
Sottotono STM (-1,1%) in attesa dei risultati di giovedì e MONCLER (-1%) mentre su ENEL e SNAM pesa lo stacco dell’anticipo del dividendo relativo all’esercizio 2017.