ll Ftse Italia Servizi Finanziari chiude la settimana con uno scatto del 3,3% e sovra-performando di oltre due punti percentuali l’omologo europeo (+0,9%), sostenuto anche dagli acquisti sul comparto bancario (+0,5%) e facendo meglio del Ftse Mib (+1,4%).
Sugli scudi il comparto dell’asset management. Forti acquisti su Azimut (+13,1%) dopo che il gruppo guidato da Sergio Albarelli ha comunicato che chiuderà con un utile compreso tra 215/225 milioni, il secondo migliore risultato di sempre, che consentirà di distribuire un dividendo per azione di 2 euro, il doppio rispetto all’anno precedente. Inoltre, Timone Fiduciaria, la holding che riunisce gli azionisti aderenti al patto di sindacato a cui fa capo il 15% del capitale, intende incrementare la quota fino al 25 per cento. Molto bene anche Banca Mediolanum (+6,7%), Banca Generali (+3,8%), Fineco (+1,1%) e Anima (+3,5%), sostenuti anche dalla conferma dell’indicazione di acquisto da parte di alcune case d’investimento.
Tonica Poste Italiane (+3,6%), su cui diversi broker hanno confermato la raccomandazione di comprare dopo che l’Ad Matteo Del Fante ha fornito ulteriori dettagli relativi agli accordi siglati con Cassa Depositi e Prestiti (Cdp) e Anima. Intese che saranno punti cardine del nuovo piano strategico che il Ceo presenterà il prossimo 27 febbraio.
Continua la marcia di Exor (+1,5%), in scia alle buone perfomance delle principali controllate quotate.
Nel Mid Cap altro tonfo per Banca Intermobiliare (-9,5%), con il nuovo socio di maggioranza, il fondo inglese Attestor, che potrebbe mantenerla in quotazione e che potrebbe anche aggregarla con altre realtà indipendenti del private banking. Tuttavia, sugli aspetti finanziari della cessione relativa alla quota di controllo permangono ancora i dubbi.
Acquisti su DeA Capital (+3,2%) dopo avere perfezionato l’acquisizione del 22,5% di Casa Vinicola Botter e il 100% di Manufacturas Inplast, nonché il lancio di un fondo focalizzato sulla gestione dei crediti deteriorati che ha raccolto 200 milioni.
Lieve progresso per Cerved (+1,2%), in corsa come special servicer per la gestione di un portafoglio da 9 miliardi di npl (costituito dalle posizioni di minore rilevanza) sui 18 miliardi lordi totali delle ex venete che confluiranno nella Sga.