Utility – Ottava nel segno degli acquisti per il settore (+2,3%), in luce A2A (+4,1%)

Nella terza settimana del 2018 e nell’attesa della riunione di giovedì 25 gennaio della Banca centrale europea, il Ftse Italia Servizi Pubblici (+2,3%) ha guadagnato ben più di quanto aveva perso nell’ottava precedente (-1,9%). Tra il 15 e il 19 gennaio la performance del paniere dei principali titoli italiani del settore utility e delle rinnovabili è stata poi superiore sia a quella del principale indice di piazza Affari, cioè del Ftse Mib (+1,4%), sia a quella dello Stoxx Europe 600 Utilities (+1,1%).

A sostenere il ritorno degli acquisti sul Ftse Italia Servizi Pubblici le parole di importanti membri dell’Istituto di Francoforte che, insieme ad alcune indiscrezioni fatte trapelare dalla stessa Eurotower, hanno evidenziato la possibilità che la fine dell’attuale ciclo ultra-espansivo di politica monetaria non è necessariamente dietro l’angolo. Si comprende, quindi, anche la flessione dei rendimenti sui governativi europei, con lo yield del Btp a 10 anni che è sceso sotto l’1,95 per cento.

Nel segmento delle Big Cap, il titolo che ha portato casa la maggiore variazione settimanale positiva delle quotazioni è stato A2A (+4,1%), con i vertici che martedì hanno incontrato a Londra gli investitori della City nel corso dell’edizione 2018 dell’Italian Equity Roadshow. Senza dimenticare che sempre a inizio settimana gli analisti di Intermonte, nell’illustrare la strategia sul mercato azionario italiano per la prima metà dell’anno in corso, hanno incluso le azioni della principale multi-utility lombarda tra i preferiti di piazza Affari, con un rating di “Outperform” e un prezzo obiettivo di 1,7 euro. Nel dettaglio, gli esperti del broker milanese hanno un giudizio positivo su A2A per i suoi bassi multipli sulla base delle stime del 2018 e del 2019, per le prossime mosse di M&A e per la possibilità che il Consensus sull’utile venga rivisto al rialzo.

Saldo settimanale positivo anche per Enel (+2,8%) che ha beneficiato della decisione degli analisti di Goldman Sachs e di quelli di Investec di confermare i rispettivi giudizi positivi (“Buy”) e di alzare i rispettivi target price: 6,30 euro dal precedente 6,20 euro per Goldman Sachs e 6 euro dal precedente 5 euro per Investec. Da segnalare che giovedì il colosso elettrico italiano ha comunicato che ha iniziato i lavori di costruzione di un nuovo parco eolico in Messico con una capacità installata pari a 93 MW. L’investimento totale per i lavori di costruzione ammonta a circa 120 milioni di dollari statunitense, in linea con l’attuale piano strategico.

Nell’ambito delle Mid Cap, anche nella scorsa ottava è proseguita la corsa di Iren (+6,2%) che è ritornata sui livelli del novembre del 2007, mentre ha prevalso la lettera su Ascopiave (-0,5%). Settimana positiva per Hera (+2%) che nella giornata di martedì ha annunciato un accordo con Bio-On per fornire energia pulita grazie alla realizzazione e alla gestione di un nuovo polo tecnologico-energetico che conterrà un impianto di trigenerazione di nuova concezione. Nello specifico, Hera, a fronte di un investimento di 2,4 milioni, metterà a disposizione del nuovo stabilimento di Bio-On energia elettrica prodotta e autoconsumata.

Tra le società a minore capitalizzazione, cioè le Small Cap, ottava da incorniciare per Acsm-Agam (+4,8%), seguita da Falck Renewables (+1%) e Alerion Clean Power (+0,9%). Ricordiamo che venerdì mattina il gruppo guidato da Josef Gostner ha annunciato che ha costituito una nuova struttura a Potenza nell’ambito del programma di crescita, sviluppo e coordinamento delle attività che il Gruppo FRI-EL Green Power, che controlla il 54,63% del capitale di Alerion Clean Power, ha avviato nell’Italia meridionale. L’obiettivo dei vertici di Alerion Clean Power è quello di rafforzare ulteriormente l’attività di sviluppo di nuovi impianti eolici aumentando l’organico sul territorio.