ll Ftse Italia Banche comincia la settimana con un progresso dell’1,8% e in linea all’analogo europeo (+1,5%), trainando anche il Ftse Mib (+0,6%).
Il settore continua, dunque ad essere effervescente, nonostante alcuni titoli la scorsa ottava siano stati rallentati, oltre che dai rumor di stampa sui possibili target da raggiungere nel prossimo futuro in termini di npl ratio, anche dal nulla di fatto dell’incontro avvenuto a Roma tra la numero uno della Vigilanza europea, Danièle Nouy, e i vertici delle banche italiane, da cui era emerso una sostanziale fermezza della Bce di fronte all’annoso problema della riduzione degli npl e all’adozione dell’Addendum.
I rialzi sono guidati da Banco Bpm (+5,5%) che recupera alla grande dal rosso della settimana scorsa, con la banca che gode di una particolare attenzione dai grandi fondi internazionali, come testimoniato dalla recente salita di Capital Research e Invesco nell’intorno del 5% del capitale.
Azzerano le perdite dell’ottava precedente anche Unicredit (+2,3%), Ubi (+3,3%) e Bper (+2,7%), grazie anche alla conferma del giudizio ‘outperform’ da parte di Mediobanca, con target price alzati rispettivamente a 6 euro, 5 euro e 23 euro.
Nel Mid Cap Popolare Sondrio (+0,9%) recupera circa la metà del ribasso riportato nella scorsa ottava, mentre gli acquisti premiano Credem (+1,6%) dopo il che il direttore generale Nazzareno Gregori ha dichiarato che la banca intende crescere sia organicamente sia per linee esterne, con piccoli istituti come potenziali target nel mirino.
Tra le Small Cap realizzi su Carige (-1,1%) dopo il rimbalzo della settimana scorsa, con che starebbe studiando come muoversi sul versante degli unlikely to pay.
Lieve risalita per Creval (+1,2%) dopo il tonfo della settimana scorsa, con gli investitori che restano in attesa dei dettagli dell’aumento di capitale da 700 milioni che dovrebbe partire il prossimo 19 febbraio.