Unipol Banca, controllata di Unipol, è potenzialmente aggregabile dopo che è stata ripulita dai crediti deteriorati, confluiti in una bad bank creata ad hoc e per la quale è in corso di attivazione una efficiente gestione, sfruttando anche l’eventuale ausilio di partner specializzati.
È quanto ha sottolineato Carlo Cimbri, Ad della holding bolognese, in un’intervista a margine del World Economic Forum di Davos, aggiungendo che con Bper (di cui Unipol è azionista con poco meno del 10%) non è mai stata trattata la questione. A proposito dei rapporti con la banca modenese, il Ceo ha rimarcato l’importanza della partnership nella bancassicurazione recentemente rinnovata tra i due gruppi.
Il manager ha poi ricordato il riassetto di gruppo realizzato, che ha visto ricadere tutto il business assicurativo in capo a UnipolSai, di cui ora Unipol controlla il 70 per cento. Per completare la riorganizzazione, manca solo il passaggio di Arca sempre sotto il cappello di UnipolSai entro l’anno in corso.
Cimbri, infine, si è detto soddisfatto dell’andamento del business assicurativo nel 2017, nonostante il contesto dei bassi tassi di interesse e la competizione sui prezzi nel ramo auto, compensati dal buon andamento dei rami non auto.