Nella serata di ieri, una nota congiunta di tutte le società coinvolte ha comunicato che i consigli di amministrazione di A2A, di Acsm-Agam (di cui A2A controlla il 24% del capitale) di Aspem Varese (di cui A2A controlla il 90%), di Azienda Energetica Valtellina e Valchiavenna (di cui A2A controlla il 9,4%), di Acel service, di Aevv Energie e di Lario Reti Gas hanno dato il proprio via libera al progetto di fusione finalizzato alla creazione della super-utility della Lombardia.
A questo punto la palla passa ai consigli comunali dei circa 100 enti locali coinvolti che tra fine di febbraio e inizio di marzo dovranno deliberare sull’operazione straordinaria che una volta superato quest’ultimo ostacolo potrà partire, da un punto di vista operativo, dal prossimo primo luglio.
Nel dettaglio, è previsto che A2A conferisca assets e clienti per avere una partecipazione del 38,91% del capitale del nuovo gruppo basato su Acsm-Agam, con l’ex-municipalizzata guidata da Luca Valerio Camerano che ne sarà il partner industriale. A2A siglerà un patto di sindacato con la Holding di Lario Reti (23,05% del capitale), il comune di Monza (10,53% del capitale), quello di Como (9,61% del capitale), di Sondrio (+3,3%) e di Varese (+1,29%), con il flottante della nuova Acsm-Agam che si ridurrà al 13% del capitale.
Nei prossimi mesi, l’ex-municipalizzata lariano-brianzola convocherà un’assemblea straordinaria per approvare l’operazione e per cambiare l’oggetto sociale. Agli azionisti di Acsm-Agam che non daranno il proprio consenso al deal sarà garantito un diritto di recesso, mentre i soci di maggioranza si sono impegnati a lanciare un`Opa sul titolo a un prezzo unitario di 2,47 euro (valore di conferimento di Acsm-Agam) se le minoranze non approveranno in assemblea l’esenzione dal lancio dell’offerta stessa in misura superiore al 10% del capitale.
Al momento non sono state comunicate le sinergie relative all’operazione che riguarderanno il settore dei rifiuti, la gestione delle reti e l’acquisizione di nuovi clienti nei business dell’energia. La nuova realtà aggregata che sarà incentrata su Acsm-Agam e che sarà consolidata da A2A avrà, sulla base dei dati dei bilanci 2016, ricavi pari a 421 milioni di euro, un Ebitda di circa 80 milioni e di circa 30 milioni, con un indebitamento finanziario netto totale di circa 80 milioni.
Alle ore 11:15, le quotazioni di Acsm-Agam sono in rialzo del 2,5% rispetto alla chiusura di ieri, mentre quelle di A2A sono sostanzialmente invariate, a fronte di una flessione dello 0,6% del Ftse Italia Servizi Pubblici.