Chiusura contrastata ieri per le Borse del Vecchio Continente con il Ftse Mib in coda ai listini europei con un calo dello 0,2%.
Sul fronte macroeconomico superiore alle aspettative l’indice Zew di gennaio relativo fiducia degli investitori istituzionali tedeschi, salito a 20,4 punti.
Fra le materie prima si mantiene stabile l’oro mentre risale il petrolio sulla spinta delle dichiarazioni saudite di ieri sul proseguimento dei tagli alla produzione e sulle prospettive di crescita mondiale comunicate dall’IMF.
Sull’obbligazionario scende sotto l’1,9% il rendimento del decennale italiano con lo spread rispetto al bund che cala anch’esso vicino a 130 punti base. Stabile infine l’euro/dollaro a 1,22 su cui non influisce in modo significativo il termine dello shutdown.
Giornata in calo frazionale per l’Indice Ingegneria e Impiantistica Italia (-0,2%), con quasi tutti i titoli del listino che chiudono in territorio negativo. In linea il risultato del Ftse Mib mentre il corrispondente europeo fa solo leggermente meglio, fermandosi sulla parità.
Al termine delle contrattazioni, solo Prysmian (+1,1%), Danieli (+0,9%) e Trevi erano in territorio positivo. Quest’ultima ha vissuto un rimbalzo vertiginoso che l’ha portata in chiusura al +19,8% dopo essere stata sospesa nel primo pomeriggio per eccesso di rialzo.
Negative le altre società del comparto, in particolare Fincantieri (-2,5%) e Leonardo (-1,2%), la cui joint venture ATR ha comunicato di aver siglato un nuovo contratto per 20 aerei con Silver Airways per un valore stimato dagli analisti di 400 milioni di dollari.