Dopo aver completato la commercializzazione del progetto Abitare In Maggiolina, la società, che opera nel settore real estate realizzando e vendendo unità immobiliari a Milano, è pronta al lancio di un nuovo importante progetto, che prevede lo sviluppo, su due aree adiacenti, di oltre 700 appartamenti complessivamente. Con il nuovo progetto la Società inaugurerà anche un nuovo concept di showroom commerciale nel quale il cliente, grazie ad una innovativa tecnologia informatica, valutare in realtà virtuale la possibilità di personalizzare il proprio ambiente abitativo. Dopo un 2017 in cui il settore di riferimento ha evidenziato segnali di recupero, il contesto in cui opera Abitare In appare molto positivo, alla luce di numerosi fattori trainanti dell’area milanese che sostengono il real estate del comune lombardo. In Borsa nelle ultime 52 settimane l’azione ha segnato un rialzo del 39% sovraperformando il FTSE AIM Italia, che nel periodo è salito del 20% mentre dall’8 aprile 2016, data del debutto a Piazza Affari, il titolo ha registrato un progresso complessivo del 115%, superando suddetto benchmark di circa il 100 per cento.
- Marco Grillo, Ceo di Abitare In, delinea le priorità strategiche
- I valori legati al brand
- L’innovazione al servizio dello sviluppo immobiliare
- I progetti in corso e futuri
- I conti dell’esercizio al 30 settembre 2017
- Lo scenario dei prossimi mesi
- Analisti
- Borsa – L’ottima performance riflette l’apprezzamento delle strategie
La società milanese ha chiuso l’esercizio al 30 settembre 2017 con ricavi pari a 19,6 milioni, riferiti in massima parte alle vendite delle unità immobiliari del progetto “Abitare In Poste”, EBIDTA ed EBIT, rispettivamente pari a 2,1 e 1,9 milioni, con i relativi margini sul giro d’affari del 10,7% e del 9,8 per cento.
Una dinamica destinata a proseguire alla luce non solo del successo commerciale del progetto Abitare In Maggiolina, che ha visto la vendita di tutti i 123 appartamenti previsti, ma anche delle attese sul nuovo progetto nella zona di Corso Lodi, costituito da due aree adiacenti con un potenziale di sviluppo rispettivamente di 200 e 500 appartamenti.
E non è tutto, in quanto Abitare In è costantemente attiva per la ricerca di nuove opportunità di sviluppo, che le consentiranno il raggiungimento degli obiettivi indicati nel piano industriale presentato a giugno.
Il tutto mantenendo sempre il focus sull’importanza della rigenerazione urbana e del benessere dell’abitare.
Strategia, quella della società di Milano, particolarmente apprezzata dalla Borsa. Infatti nelle ultime 52 settimane l’azione ha segnato un rialzo del 39% sovraperformando il Ftse Aim Italia del 19%, mentre dall’8 aprile 2016, data del debutto a Piazza Affari, il titolo ha registrato un progresso del 115%, superando nettamente suddetto benchmark, che nel periodo è salito del 16 per cento.
Marco Grillo, Ceo di Abitare In, delinea le priorità strategiche
“Creare un brand immobiliare, unico in Italia, pilastro strategico a cui lavoriamo e su cui la nostra azienda sta investendo in maniera importante”, afferma Marco Grillo, AD di Abitare In.
“Il tutto in presenza di un mercato, quello residenziale di Milano, molto frammentato, caratterizzato da numerosi operatori, anche di dimensioni molto ridotte, ma che ha chiuso un 2017 particolarmente positivo per numero di transazioni, proseguendo lungo il trend di recupero degli ultimi 4 anni.
I valori legati al brand
“I valori legati al nostro brand”, afferma Grillo, hanno valenza sia per la collettività che per il singolo individuo”.
E prosegue “i primi strettamente legati alle attività di rigenerazione urbana, intesa come riqualificazione delle zone della città, che viene realizzata acquistando edifici dismessi, demolendoli, ricostruendoli e aggiungendo dove possibile nuovi servizi. Il tutto con l’obiettivo di migliorare la qualità abitativa dell’intero quartiere.
I valori legati all’individuo fanno invece riferimento al benessere dell’abitare, secondo un modello che si rifà alla psicologia dell’abitare. In quest’ottica gli ambienti, gli spazi abitativi e le zone comuni, i materiali nonché le dotazioni degli appartamenti verranno validati e certificati da un team di professionisti e psicologi, al fine di soddisfare al meglio le esigenze di ogni singolo cliente, garantendo altresì progetti realmente tailor made.”
“Una strategia premiante” conclude Grillo,“che apporta notevoli vantaggi sia in ottica di prodotto, sia in termini di competitività commerciale”.
L’innovazione al servizio dello sviluppo immobiliare
“La nostra azienda” afferma l’AD, “sta investendo moltissimo in software. Infatti oltre a utilizzare BIM, piattaforma open source utile per il controllo dei vari aspetti di progettazione e costruzione, abbiamo realizzato una piattaforma software proprietaria di supporto allo sviluppo, incentrata su un modello tipologico standard.”
Prosegue il Ceo “abbiamo sviluppato un nostro modello abitativo, ovvero un modello di costruzione e organizzazione che consente la massima flessibilità e personalizzazione.”
E tutto ciò comporta, al momento della commercializzazione dei progetti, sia ampia flessibilità nell’offerta del prodotto, sia la garanzia, per ciascun cliente, di poter personalizzare il proprio acquisto, senza che questo determini costi di produzione eccessivi o ritardi nella costruzione dell’immobile”.
I progetti in corso e futuri
“Il progetto Abitare In Poste”, afferma Grillo,“è concluso”. Ad oggi sono state rogitate 77 unità su 80, per un valore di 19,6 milioni e un EBT pari a 3,2 milioni.
E prosegue “per Abitare In Maggiolina è stata pressoché completata l’attività commerciale, per 67,4 milioni di ricavi. Infatti i 123 appartamenti previsti dal progetto sono già stati tutti venduti, mentre sono attualmente in vendita le due Penthouse.
Continua l’AD “il progetto nella zona di Corso Lodi, che prevede una esecuzione in più lotti e sarà concluso entro 5 anni, sarà realizzato su due aree adiacenti mediamente grandi con un potenziale di sviluppo rispettivamente di circa 200 e 500 appartamenti. La commercializzazione, la cui prima fase inizierà quest’anno, prevede un nuovo modello di vendita con il quale il cliente potrà, grazie alla tecnologia informatica, valutare in realtà virtuale i cambiamenti apportabili all’ambiente abitativo, sempre in un’ottica di massimizzazione delle possibilità di personalizzazione”.
Con riferimento a quest’ultimo progetto, il management prevede di realizzare, entro il 2023, ricavi complessivi pari a 264 milioni (78 milioni e 186 milioni) e un EBT nell’ordine dei 75 milioni (18,8 milioni e 56,4 milioni).
Infine, conclude, “siamo costantemente attivi nella ricerca di nuove opportunità. A tal proposito, stiamo conducendo delle trattative per l’acquisto di un’altra area, su cui sviluppare un ulteriore progetto che ci consentirà di raggiungere i target indicati nel nostro piano industriale che abbiamo presentato lo scorso mese di giugno.”
I conti dell’esercizio al 30 settembre 2017
Il bilancio a fine settembre 2017 propone la “fotografia” del gruppo Abitare In dopo la chiusura del progetto, concluso, Abitare In Poste. Infatti, vista la durata pluriennale dei progetti, i risultati vengono recepiti solo alla conclusione degli stessi. Al 30 settembre 2017 i ricavi assommano a 19,6 milioni, riferiti in massima parte alle vendite delle unità immobiliari del progetto “Abitare In Poste”.
L’Ebitda e l’Ebit, rispettivamente pari a 2,1 e 1,9 milioni, esprimono margini sul giro d’affari del 10,7% e del 9,8 per cento, confermando una buona redditività operativa. Tali indici, e relative percentuali, sono peraltro ridotti in virtù della scrittura di consolidamento relativa allo scarico della partecipazione di Abitare In Poste s.r.l., per il valore di 1,4 Mln.
Il periodo in esame si è chiuso con un utile netto consolidato di 832 mila euro.
Dal lato patrimoniale l’indebitamento finanziario netto consolidato si attesta solo a 99 mila euro, in calo rispetto fine settembre 2016. Tale miglioramento riflette un aumento delle disponibilità liquide, dovuto ai rogiti di “Abitare In Poste”, all’incasso di anticipi legati all’acquisto delle unità immobiliari del progetto “Abitare In Maggiolina”, nonché agli aumenti di capitale deliberati e al rimborso dei mutui fondiari in essere.
Lo scenario dei prossimi mesi
“L’attività che svolgiamo è continuativa e siamo continuamente alla ricerca e alla valutazione di nuove operazioni per consolidare la nostra posizione di leadership nel capoluogo lombardo, anche grazie ad operazioni straordinarie di aumento di capitale”, afferma Grillo.
“Per il mercato immobiliare, il 2017”, sottolinea Grillo,“è stato un anno estremamente positivo come numero di transazioni, numero che sta salendo da 4 anni, a partire dai minimi del 2013, mentre il prezzo medio complessivo è ancora inferiore ai livelli pre-crisi. A sostenere la crescita del numero di transazioni vi sono alcuni fattori determinanti ovvero un elemento demografico, in termini ad esempio di cambiamento delle esigenze familiari o di trasferimento nella città. A ciò si aggiunge il mercato della sostituzione che rappresenta una quota importante.”
E continua “il trend demografico di nuove registrazioni a Milano è stato molto positivo. Infatti si sta assistendo a un spostamento dai comuni limitrofi verso la città per motivi di mobilità, sicurezza o ragioni legate al lavoro/studio/università. Il tutto in presenza del PIL che nel capoluogo lombardo è cresciuto a due cifre nel 2016 con performance decisamente superiore alle altre città italiane”.
Inoltre, il Comune ha annunciato un grande piano di rigenerazione urbana, il progetto MILANO 2030, che mira al recupero di aree dismesse che saranno oggetto di riconversione, e di grandi piani di mobilità (ad. es. metropolitana Milano-Monza).
Infine, Grillo sottolinea che “oggi il mercato del nuovo è ancora una parte ridotta rispetto al totale delle transazioni, e ciò per una carenza d’offerta. Attualmente il nuovo garantisce miglior benessere e comfort e una maggiore economicità di gestione in virtù dell’utilizzo di materiali innovativi e performanti”.
Altro elemento fondamentale che sta vivacizzando il mercato è rappresentato dai bassi tassi d’interesse dei mutui, mediamente inferiori al 2% di spread.
Si segnala, infine, che Abitare In, unico costruttore di residenziale quotato in Italia, gode di un maggiore spazio di crescita in questo comparto, un vantaggio che le ha consentito in breve tempo di passare da “start-up” a società matura, grazie anche al sostegno degli azionisti.
Un ulteriore fattore che merita di essere ricordato è la recente estensione dei PIR al settore immobiliare. Tale novità, introdotta con la legge di bilancio 2018, comporterà un maggiore afflusso di denaro verso tale comparto, oltre ad un importante contributo alla sua liquidità.
Analisti
Hammer Partners ha avviato, con lo studio dello scorso 20 luglio, la copertura sul titolo con raccomandazione Buy e target price di 679 euro. Prezzo, quest’ultimo, cui corrisponde un consistente upside (103%) rispetto al prezzo di chiusura di ieri (334 euro) che, come sottolinea l’analista, è connesso alla capacità della società di consolidarsi grazie ai futuri progetti in pipeline.
Borsa – L’ottima performance riflette l’apprezzamento delle strategie
Il titolo Abitare In ha chiuso la seduta di ieri con un rialzo dello 0,6% a 334 euro.
Nelle ultime 52 settimane l’azione ha segnato un rialzo del 39% sovraperformando il Ftse Aim Italia, che nel periodo è salito del 20 per cento.
Un trend ascendente che acquista ancora maggior rilevanza estendendo l’orizzonte temporale all’8 aprile 2016, data del debutto a Piazza Affari. Dalla quotazione, il titolo ha registrato un progresso complessivo del 115%, superando suddetto benchmark di circa il 100 per cento.
Un’ottima performance che riflette l’apprezzamento del Borsa nei confronti di una strategia societaria orientata alla rigenerazione urbana e al benessere dell’abitare.