Banche – Rallentamento finale (-0,5%), in controtendenza Ubi (+1,2%) e Bper (+2%)

ll Ftse Italia Banche chiude con un calo dello 0,5% e in linea all’analogo europeo (-0,4%), rallentando anche il Ftse Mib (-0,9%).

Il settore, dopo essere stato ben intonato nella prima fino a oltre metà seduta, ha frenato a poco più di due ore dalla chiusura delle contrattazioni, anche a causa di qualche presa di profitto, in particolare su Intesa Sanpaolo, il titolo con il peso maggiore sul comparto. La performance positiva della prima parte di giornata potrebbe avere beneficiato delle parole della responsabile della Vigilanza Europea, Danièle Nouy, che ha detto che l’applicazione dell’Addendum sui crediti deteriorati potrebbe essere rinviato, pur avvertendo gli istituti europei di tenersi pronti all’entrata in vigore della nuova regola. In particolare, l’esponente dell’Eurotower ha sottolineato che “L’Addendum sarà finalizzato nel primo trimestre di quest’anno. Tra le altre cose potremmo cambiare la data di applicazione e chiariremo il contesto di Pillar 2 in cui si inserisce. Il mio secondo messaggio alle banche è questo: preparatevi per l’Addendum”.

Nel listino principale si mettono in evidenza Bper (+2%) e Ubi (+1,2%), grazie anche alla conferma dell’indicazione d’acquisto da parte di Kepler Cheuvreux con target price rispettivamente a 5,4 euro e a 4,6 euro.

Realizzi, invece, su Intesa Sanpaolo (-1,5%) dopo avere guadagnato oltre l’8% nell’ultimo mese. Il tutto in attesa del nuovo piano strategico che sarà presentato il prossimo 6 febbraio dall’Ad Carlo Messina, di cui uno dei perni sarà l’ulteriore riduzione dei crediti problematici, anche attraverso partnership strategiche. Inoltre, il manager ha fatto presente che il gruppo intende crescere in Cina.

Nel Mid Cap Popolare Sondrio (+0,4%) rafforza il progresso delle ultime due sedute, mentre Credem (-0,8%) subisce ancora qualche presa di beneficio.

Tra le Small Cap in luce Carige (+1,1%) il cui socio di riferimento, Vittorio Malacalza, in una lettera inviata al presidente Giuseppe Tesauro ha contestato le modalità di execution dell’aumento di capitale da 560 milioni. La prossima settimana dovrebbe tenersi un cda per fornire chiarimenti a riguardo.

Tentativo di rimbalzo per Creval (+4,9%), con gli investitori che restano in attesa dei dettagli dell’aumento di capitale da 700 milioni che dovrebbe essere lanciato il prossimo 19 febbraio. Nel frattempo, dovrebbe allargarsi ad altre due banche il consorzio di garanzia che sta curando l’operazione e al momento composto da Mediobanca e Citigroup.