Il Ftse Italia Servizi Finanziari termina con un leggero ribasso dello 0,1% e in direzione opposta rispetto all’omologo europeo (+0,9%), rallentato anche dal calo nell’ultima parte di seduta del comparto bancario (-0,5%) ma tenendo meglio del Ftse Mib (-0,9%).
Giornata contrastata per i titoli del risparmio gestito, tra cui si mettono in evidenza Banca Mediolanum (+0,8%) e Anima (+1,9%). Il resto del comparto viene frenato dalle prese di profitto.
Si ferma la corsa di Exor (-0,2%) per qualche minima presa di profitto, dopo che nella seduta di martedì aveva toccato anche i massimi storici.
Nel Mid Cap continua il saliscendi di Banca Intermobiliare (+4,1%) il cui nuovo azionista di riferimento, il fondo inglese Attestor, potrebbe mantenerla in quotazione e anche aggregarla con altre realtà indipendenti del private banking. Tuttavia, sugli aspetti finanziari della cessione relativa alla quota di controllo permangono ancora molte incognite.
In evidenza doBank (+0,6%), nel giorno in cui ha sottoscritto con REV Gestione Crediti un accordo per gestire, in qualità di special servicer, un portafoglio di crediti in sofferenza pari a circa 2,4 miliardi generato dalle quattro banche fallite a novembre 2015.
Riprende la marcia di DeA Capital (+0,8%) dopo lo stop di ieri, beneficiando ancora delle varie operazioni portate a termine negli ultimi tempi.