De’Longhi ha diffuso ieri i dati preliminari relativi ai ricavi 2017, che evidenziano una crescita superiore alle attese e pari all’8,4% a 2,01 miliardi (+8,2% a cambi costanti), dopo il +8,3% a 747 milioni (+9,6% a cambi costanti) registrato nel quarto trimestre.
Escludendo il contributo di NPE, consolidata a partire da fine 2016, il fatturato è aumentato del 6,9% a 1.973 milioni nell’anno e del 7,8% nel quarto trimestre.
Un risultato in linea agli obiettivi e alla strategia del gruppo che, dopo la flessione del 2016, ha puntato su maggiori investimenti in ricerca e sviluppo, comunicazione e marketing e sulla rete commerciale, per favorire il ritorno alla crescita della top-line.
I frutti di tali investimenti dovrebbero continuare a sostenere i ricavi anche nel 2018, con il management che si attende per l’esercizio in corso una crescita del 5-10%, superiore a quanto previsto dal consensus.
A livello di aree geografiche, l’Europa ha segnato un +7,5% a 1.359 milioni (+6,9% a cambi costanti), frutto del +3,5% a 832,7 milioni nell’area sud-occidentale e del +14,4% a 526,1 milioni in quella nord-orientale.
Da sottolineare in particolare la crescita double digit in Russia e Polonia, mentre l’Italia ha mostrato una flessione a causa delle difficoltà di alcuni operatori della grande distribuzione, la non ripetizione di alcune attività promozionali del 2016 e la debolezza del trend dei consumi. Ancora in difficoltà il mercato inglese, che non ha mostrato segni di inversione di tendenza rispetto ai trimestri precedenti.
Ottima performance in area Apa (Asia/Pacific/Americas), che ha registrato un +16,1% a 522,6 milioni con un +19,6% nel quarto trimestre (+24,5% a cambi costanti) grazie all’evoluzione positiva di tutti i principali mercati, con Usa, Giappone e Cina in evidenza.
Ancora in difficoltà, invece, l’area Meia, che ha segnato una contrazione del 7,6% a 130,1 milioni (-6,4% a cambi costanti), con un -27,8% nel quarto trimestre, scontando soprattutto l’andamento sfavorevole nella penisola arabica e in nord Africa, oltre al posticipo dei flussi di approvvigionamento da parte di alcuni clienti.
Per quanto riguarda i segmenti di prodotto, spiccano ancora le macchine per il caffè, in crescita double digit sostenute dai modelli superautomatici e dalle macchine Nespresso, forti dei nuovi contratti di distribuzione in Usa e Svizzera.
Il comparto cottura e preparazione cibi, invece, ha segnato una flessione in area mid single digit, nonostante il buon andamento degli handblender Braun e dei contact grill. Leggermente positivo, infine, l’andamento del comfort, mentre risulta in contrazione il comparto pulizia e stiro.