Chiusura contrastata per le Borse europee nel giorno della Bce mentre Wall Street scambia in rialzo in una sessione particolarmente ricca di trimestrali. A Milano il Ftse Mib archivia le contrattazioni a +0,4% (23.719 punti), lievemente positivo come l’Ibex 35 di Madrid (+0,3%) mentre il Cac 40 di Parigi (-0,3%), il Dax di Francoforte (-0,9%) e il Ftse 100 di Londra (-0,4%) terminano sotto la parità.
In rialzo il cambio euro/dollaro (in area 1,25) e i rendimenti obbligazionari europei, dopo le parole di Mario Draghi a margine della riunione della Bce che ha lasciato invariata la politica monetaria.
Chiude in calo il Ftse Italia Media (-0,7%), sovraperformando il corrispondente Euro Stoxx TMI Media, in calo dello 1,5%.
Cede ancora lo 0,2% Mediaset.
Lettera su tutte e tre le Mid Cap del comparto, dove Mondadori segna la performance peggiore (-2,9%).
Tra le Small Cap ancora protagonista Poligrafici Editoriale (+11,6%), in scia all’ottima performance registrata mercoledì, che aveva beneficiato dell’avvio di copertura sul titolo da parte di Banca Finnat con target price a 0,69 euro e raccomandazione Buy. Mentre si registrano vendite sulla capogruppo della famiglia Monti Riffers, Monrif (-3%) che dopo il picco di mercoledì, risulta la peggiore del comparto media.
Pimpante anche il titolo del gruppo 24 Ore (+0,8%) che beneficia della divulgazione dei dati sull’audience radiofonica dell’anno appena concluso, dove emerge il record per l’emittente news and talk Radio 24, che nel 2017 ha raggiunto i 2.205.000 ascoltatori medi al giorno, segnando una crescita dell’8,5% rispetto al 2016.