Borse europee a due velocità in scia alla sessione mista degli indici asiatici, all’indomani del meeting della Bce e in attesa dell’intervento di Donald Trump al forum di Davos.
Intorno alle 12:10 Parigi svetta tra le Piazze europee, con il Cac 40 in progresso dello 0,9% trainato da LVMH dopo i risultati. Ben intonato anche il Ftse 100 di Londra (+0,5%) dopo il dato sul Pil del quarto trimestre, mentre il Ftse Mib di Milano (+0,2%), il Dax di Francoforte (flat) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,2%) scambiano poco sopra la parità.
Sul fronte macro il Gdp preliminare del Regno Unito relativo al periodo ottobre-dicembre ha sorpreso le attese segnando una variazione trimestrale dello 0,5%, mentre su base annua la crescita è stata pari all’1,5 per cento (1,4% il consensus, 1,7% nel terzo trimestre).
Dati che sostengono la sterlina a 1,424 sul dollaro e 0,875 nei confronti dell’euro mentre l’EUR/USD viaggia nuovamente in rialzo a 1,246 in attesa del dato sul Pil statunitense di oggi pomeriggio. Il biglietto verde torna a cedere terreno anche sullo yen (USD/JPY a 109,1), dopo la parziale risalita di ieri in scia alle parole di Trump sull’attesa di un rafforzamento del dollaro, in controtendenza con quelle del segretario al Tesoro Mnuchin.
Il nuovo indebolimento della valuta americana consente all’oro di risalire a 1.355 dollari l’oncia, mentre il petrolio si mantiene sostanzialmente invariato sui massimi di oltre tre anni con Wti e Brent rispettivamente a 65,6 e 70,5 dollari.
Sull’obbligazionario , dopo l’impennata generale di ieri in scia alle parole di Draghi, continua il rialzo del rendimento del Btp decennale giunto all’1,98% e lo spread con il Bund si dilata a 136 punti base.
Per quanto riguarda il Ftse Mib spicca LEONARDO (+2,5%) seguita da FCA (+1,4%) all’indomani della pubblicazione dei risultati del quarto trimestre 2017 e della conferma che il dossier sullo scorporo di magneti Marelli sarà trattato a febbraio.
Contrastate le banche, ben intonate le utilities fra cui primeggia SNAM (+1,3%). Poco mossa POSTE ITALIANE (+0,3%) che aderirà all’aumento di capitale da 300 milioni di Anima Holding e ha avviato l’iter per la costituzione di una business unit dedicata alla moneta elettronica.
In lieve rialzo ATLANTIA (+0,5%), che attende il via libera del consiglio dei ministri spagnolo all’offerta su Abertis. Debole TELECOM ITALIA (-0,3%), su cui Credit Suisse ha abbassato il target price da 1 a 0,85 euro, mentre sono state infatti smentite le indiscrezioni di stampa che vedevano in uscita Giuseppe Recchi.
Fuori dal listino principale rimbalza CREVAL (+13%) in attesa dei dettagli sull’aumento di capitale. Avanza anche DE’ LONGHI (+2,5%) dopo i ricavi preliminari mentre scivola GIMA TT (-4%) in scia alla riunione di ieri del TPSAC sulle IQOS (sigarette elettroniche) di Philip Morris, a cui Gima TT fornisce macchine per il packaging.