La strategia sui crediti problematici da parte di Ubi non cambia e continuerà quindi a prediligere la gestione interna, anche se non si escludono a priori eventuali cessioni sfruttando anche le opportunità concesse dalla prima adozione del nuovo principio contabile Ifrs9.
È quanto ha affermato a margine di un evento a Milano l’Ad della banca lombarda, Victor Massiah, aggiungendo che “Non dobbiamo fare nulla, se facciamo qualcosa lo facciamo perché lo scegliamo, ma non abbiamo un obbligo. Ci sono delle opportunità e potremmo sfruttarle. Ma una cosa è dire che lo stiamo studiando e un‘altra è dire che lo dobbiamo fare. Quando avremo qualcosa da comunicare lo comunicheremo”. Nei giorni scorsi erano circolate indiscrezioni secondo cui l’istituto starebbe valutando la cessione di un pacchetto da almeno 1 miliardo di npl.
Il manager ha sintetizzato il concetto: “La strategia non cambia perché si continua a ragionare su un discorso di ottimizzazione del valore per gli azionisti”. Il Ceo ha poi precisato: “Escludo qualsiasi operazione sul patrimonio”.
Il numero uno poi si è poi soffermato sull’eventuale vendita della piattaforma di gestione, specificando che “Cedere la piattaforma di gestione degli Npl? “In questo momento non c’è nulla di tutto ciò e sarebbe incoerente con la strategia che fino a oggi abbiamo adottato. Tuttavia, se esce fuori che c’è un enorme valore in questa cosa io il fondamentalista non l‘ho mai fatto e non lo farò mai, ma ragioniamo su numeri veri”.
Infine, Massiah ha detto che l’assemblea che dovrà approvare il nuovo statuto in vista della nuova con il passaggio al sistema monistico dovrà tenersi prima di aprile.
A Piazza Affari il titolo ha aperto le contrattazioni in calo dello 0,5% a 4,24 euro, mentre l’indice di settore sale dello 0,2 per cento.