ll Ftse Italia Banche chiude la settimana con un rialzo del 3,1% e ‘battendo’ l’analogo europeo (+2,1%), tenendo a galla anche il Ftse Mib (+0,5%).
Il settore continua dunque il trend positivo di questo inizio 2018, nell’attesa che entri nel vivo la stagione delle trimestrali. Mercoledì l’attenzione era tornata sull’Addendum, a proposito del quale il capo della Vigilanza Danièle Nouy ha sottolineato che “sarà finalizzato nel primo trimestre di quest’anno. Tra le altre cose potremmo cambiare la data di applicazione e chiariremo il contesto di Pillar 2 in cui si inserisce. A marzo, inoltre, sono attese anche le proposte definitive della Commissione Europea sempre relative alla gestione dei crediti deteriorati.
Frizzanti tutte le banche del listino principale con l’eccezione di Mediobanca (-1,3%), che intanto ha lanciato la sua prima Spac.
Balzo di Banco Bpm (+9,9%), con la banca che gode di una particolare attenzione dai grandi fondi internazionali, come testimoniato dalla recente salita di Capital Research e Invesco nell’intorno del 5% del capitale. La performance è stata sostenuta anche dalla conferma delle raccomandazioni ‘buy’ e ‘overweight’ da parte di Banca Imi e Barclays con target price rispettivamente a 3,8 euro e a 3,7 euro. Si segnala che l’istituto punterebbe ad aumentare da 3 a 5 miliardi l’ammontare di npl da cedere entro il 2018.
Molto bene anche Unicredit (+3,2%) che procede nella dismissione dei crediti deteriorati anche di piccolo taglio, Ubi (+7,3%) che prediligerà ancora la gestione interna degli npl anche se non escluderà a priori eventuali cessioni, e Bper (+7,8%). Gli andamenti sono stati supportati anche alla conferma del giudizio ‘outperform’ da parte di Mediobanca, con target price alzati rispettivamente a 23 euro, 5 euro e 6 euro.
In luce anche Intesa Sanpaolo (+2,3%) in attesa della presentazione del nuovo piano industriale il prossimo 6 febbraio. L’Ad Carlo Messina ha fatto presente che uno dei perni perni sarà l’ulteriore riduzione dei crediti problematici, anche attraverso partnership strategiche. Inoltre, il manager ha fatto presente che il gruppo intende crescere in Cina.
Nel Mid Cap gli acquisti premiano sia Popolare Sondrio (+3%) che gode di buona reputazione presso il mercato, sia Credem (+1,6%) dopo il che il direttore generale Nazzareno Gregori ha dichiarato che la banca intende crescere sia organicamente sia per linee esterne, con piccoli istituti come potenziali target nel mirino.
Tra le Small Cap forte rimbalzo per Creval (+23,9%) soprattutto nella giornata di venerdì, con gli investitori che restano in attesa dei dettagli dell’aumento di capitale da 700 milioni che dovrebbe essere lanciato il prossimo 19 febbraio. Nel frattempo, dovrebbe completarsi il consorzio di garanzia che curerà l’operazione con l’ingresso di altri due istituti oltre a Mediobanca e Citigroup. Inoltre, l’istituto valtellinese punterebbe a cedere entro giugno il pacchetto da 2,1 miliardi di crediti deteriorati preventivato, accelerando il processo di dismissione.
Scatta Banca Finnat (+8,5%) dopo alcune anticipazioni sul nuovo piano strategico che sarà approvato a breve, con la banca che punta ad accrescere le masse da 4 a 6,2 miliardi entro i prossimi tre anni.