Mercati – Europa prudente, recupera terreno il dollaro

Prosegue senza scossoni la seduta dei principali listini del Vecchio Continente, mentre Wall Street apre poco sotto la parità in vista di una settimana ricca di appuntamenti, con la riunione della Fed, i conti di diversi colossi del settore tecnologico e una serie di dati macro rilevanti.

Intono alle 16:00 il Ftse Mib di Milano scambia sulla parità, così come il Cac 40 di Parigi (+0,1%), il Dax di Francoforte (-0,1%) e il Ftse 100 di Londra (+0,1%) mentre l’Ibex 35 di Madrid flette dello 0,3 per cento. Oltreoceano gli indici a stelle e strisce viaggiano in lieve territorio negativo dopo la tripletta di record messa a segno venerdì.

Resta sotto osservazione il mercato obbligazionario, dove prosegue il progressivo rialzo dei rendimenti governativi. Il T-bond statunitense è risalito oltre il 2,7%, sui massimi dal 2014, trascinando anche i titoli di Stato europei di pari scadenza. Il Btp italiano offre un tasso del 2,03%, mentre lo spread con il Bund tedesco si riduce a 134 punti base.

Il rialzo dei Treasury americani è stato accompagnato da un discreto recupero del dollaro sulle altre valute dopo il tonfo della scorsa ottava. Al momento l’euro/dollaro viaggia a 1,235, mentre il dollaro/yen risale a 108,8.

Nell’agenda macroeconomica odierna spiccano i dati statunitensi di dicembre su reddito e spesa personali, cresciuti entrambi dello 0,4% mentre in settimana sono attesi il job report Usa di gennaio, i numeri cinesi su manifattura e servizi e le statistiche dell’Eurozona su crescita e inflazione.

Il rafforzamento del dollaro penalizza le materie prime, con l’oro che scivola a 1.343 dollari l’oncia e le quotazioni del petrolio in ribasso di circa un punto percentuale. Wti e Brent calano rispettivamente a 65,5 e 69,4 dollari al barile, frenati anche in parte dall’incremento degli impianti di trivellazione statunitensi.

A Piazza Affari spicca STM (+2,6%) in scia ai conti sopra le attese di Intel e alla revisione al rialzo da parte dell’austriaca AMS delle stime sui ricavi al 2019.

In rialzo anche PIRELLI (+1,3%) e LEONARDO (+1,8%), quest’ultima in attesa della presentazione del nuovo piano industriale domani. Pressoché invariata ATLANTIA (-0,1%), dopo l’ok del governo spagnolo all’offerta su Abertis incassato venerdì.

Ben intonati i bancari, con BANCO BPM (+1,2%) in evidenza dopo le parole dell’Ad Castagna sui nuovi obiettivi di riduzione degli Npl, che potrebbero salire a 10-12 miliardi dagli 8 miliardi previsti dal piano.

Sottotono ENI (-1%) e SAIPEM (-1,1%) in scia al calo del greggio. Soffrono infine le utilities complice il rialzo dei rendimenti obbligazionari con ENEL, SNAM, ITALGAS, TERNA e A2A in calo tra lo 0,7% e l’1,3 per cento.