Mercati – Mattinata incerta con Milano sulla parità, salgono rendimenti bond

Borse europee prudenti in vista di una settimana densa di appuntamenti, con la riunione della Fed e una fitta serie di dati macro all’orizzonte, oltre ai conti di diversi colossi dell’hi-tech.

Intono alle 12:00 il Ftse Mib di Milano scambia sulla parità, così come il Cac 40 di Parigi e il Dax di Francoforte (-0,1%). Il Ftse 100 di Londra guadagna lo 0,2% grazie anche al deprezzamento della sterlina (GBP/USD a 1,409) mentre l’Ibex 35 di Madrid flette dello 0,3 per cento.

Resta sotto osservazione il mercato obbligazionario, dove sembra proseguire il progressivo rialzo dei rendimenti governativi. Il T-bond statunitense è risalito di 6 basis points al 2,72%, sui massimi dal 2014, trascinando anche i titoli di Stato europei di pari scadenza. Il Btp italiano offre un tasso del 2,04%, mentre lo spread con il Bund tedesco è pressoché invariato in area 136 punti base.

Il rialzo dei Treasury americani è stato accompagnato da un parziale recupero del dollaro sulle altre valute dopo il tonfo della scorsa ottava. Al momento l’euro/dollaro viaggia a 1,24, mentre il dollaro/yen oscilla in area 108,7, con la moneta giapponese contrastata tra le dichiarazioni ottimiste sull’inflazione da parte di Kuroda e i successivi commenti di un portavoce della BoJ, volti a minimizzare le speculazioni su un prossimo allentamento della politica monetaria.

Nell’agenda macroeconomica odierna spiccano i dati statunitensi su reddito e spesa personali, mentre in settimana sono attesi il job report Usa di gennaio, i numeri cinesi su manifattura e servizi e le statistiche dell’Eurozona su crescita e inflazione.

Tra le materie prime l’oro torna è poco mosso sotto quota 1.350 dollari l’oncia. Per quanto riguarda le quotazioni del petrolio, il Wti è invariato sui massimi di tre anni poco sopra i 66 dollari al barile mentre il Brent ritraccia lievemente al di sotto dei 70 dollari al barile.

A Piazza Affari spicca STM (+2,3%),in scia ai conti sopra le attese di Intel e al raddoppio, da parte dell’austriaca ASM, delle stime di crescita sui ricavi al 2019.

In rialzo anche PIRELLI (+1,2%) e LEONARDO (+1%), quest’ultima in attesa della presentazione del nuovo piano industriale domani. Pressoché invariata ATLANTIA (-0,1%), dopo l’ok del governo spagnolo all’offerta su Abertis incassato venerdì.

Ben intonati i bancari, con BANCO BPM (+1%) in evidenza dopo le parole dell’Ad Castagna sui nuovi obiettivi di riduzione degli Npl, che potrebbero salire a 10-12 miliardi dagli 8 miliardi previsti dal piano.

Infine, soffrono le utilities complice il rialzo dei rendimenti obbligazionari con ENEL, TERNA, SNAM, ITALGAS e A2A in calo tra lo 0,8% e l’1,1 per cento.