Nel mese di dicembre i consumi di bevande alcoliche negli Usa sono scesi dello 0,3% a/a. Una performance che media una diminuzione dei volumi (-2,9% a/a) e una crescita del prezzo/mix (+2,6% a/a). Il trend degli ultimi 12 mesi ha invece evidenziato un progresso del 4,7 per cento. In calo i consumi di Vodka, diminuiti nel mese del 3% a/a, un prodotto che per Campari rappresenta un business importante (il 9,8% del giro d’affari del gruppo).
Dai dati NABCA (National Alcohol Beverage Control Association) si rileva che in dicembre negli Stati Uniti le vendite di bevande alcoliche sono scese dello 0,3% a/a. Una dinamica che media una contrazione del 2,9% a/a dei volumi e una crescita pari al 2,6% a/a del prezzo/mix.
Da segnalare che il trend negli ultimi 12 mesi ha registrato un progresso del 4,7% a/a.
Guardando alle singole tipologie di bevande alcoliche si evidenzia come i consumi di Vodka, pari al 35% dei consumi totali, siano scesi nel solo mese di dicembre del 3%. Andamento invece positivo per i consumi di Irish Whiskey (quota di mercato dell’1%), che ha rappresentato la categoria con la più forte crescita sia nel solo mese di dicembre (+4,7%) e sui 12 mesi (+14,2%).
Commento
La debole performance che ha interessato i consumi di alcolici negli Usa in dicembre potrebbe pesare sui risultati economici di Campari, che realizza in quest’area un’importante quota (il 27,5% nel primi nove mesi del 2017) del proprio fatturato e può risentire della diminuzione dei consumi di Vodka, che commercializza con il marchio SKYY.