Ribassi diffusi sulle Piazze del Vecchio Continente, mentre i futures sugli indici americani scambiano in ribasso di circa mezzo punto percentuale. Poco dopo le 12:00 il Ftse Mib arretra dello 0,4%, sostanzialmente in linea con il Dax di Francoforte (-0,45%), il Ftse 100 di Londra (-0,5%), il Cac 40 di Parigi (-0,3%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,8%).
Il focus per questa settimana resta prevalentemente sulla riunione della Fed, l’ultima del mandato di Janet Yellen, che si concluderà domani sera. Nel frattempo gli operatori guardano con attenzione all’agenda macroeconomica, che in mattinata ha visto la pubblicazione della prima lettura preliminare sul Pil dell’Eurozona nel quarto trimestre.
Il dato mostra una crescita congiunturale dello 0,6% e tendenziale del 2,7%, in linea con le stime, mentre la rilevazione del terzo trimestre è stata rivista al rialzo (0,7% t/t e 2,8% a/a). Numeri che sostengono il recupero dell’euro, tornato oltre 1,24 dollari, in attesa della rilevazione preliminare di gennaio sull’inflazione tedesca, che verrà divulgata nel primo pomeriggio.
Il dollaro intanto frena dopo la rimonta della seduta precedente e perde terreno anche nei confronti dello yen (USD/JPY a 108,6), in vista della riunione della Fed e del discorso sullo Stato dell’Unione del presidente Usa Donald Trump in programma stanotte.
Si arresta momentaneamente il selloff sul mercato obbligazionario, con il rendimento del T-Bond che torna al 2,68 per cento. In Italia il Btp si posiziona in area 2% e lo spread resta poco mosso a 133 punti base.
Tra le materie prime l’oro torna in area 1.345 dollari l’oncia mentre le quotazioni del petrolio flettono in attesa dei dati settimanali sulle scorte americani, con Wti e Brent rispettivamente a 65,1 e 69 dollari al barile.
Per quanto riguarda Piazza Affari, TELECOM ITALIA svetta sul Ftse Mib con un rialzo del 2,5 per cento. la società starebbe per avviare la separazione societaria della rete fissa e avrebbe già presentato il progetto all’Agcom mentre la data prevista per la presentazione al governo sembra essere il 7 febbraio.
Pimpante anche LUXOTTICA (+1,6%), dopo la pubblicazione dei del dato relativo ai ricavi del gruppo e la conferma della guidance. Invariata MONCLER su cui Kepler Cheuveux ha alzato il target price a 31 euro dai precedenti 27, lasciando invariata la raccomandazione Buy.
Ancora ben impostata STM (+0,6), già migliore della scorsa seduta, mentre fra i bancari resta a galla soltanto UNICREDIT (+0,3%). In fondo al listino scivola BPER (-2%), su cui pesa qualche presa di beneficio oltre all’abbassamento del giudizio da ‘accumulate’ a ‘neutral’ da parte di Banca Akros, con target price a 4,5 euro.
Prevalenza di segni rossi tra le utilities e fra i petroliferi. Deboli infine CNH (-1,3%) prima della diffusione dei risultati trimestrali e LEONARDO (-0,5%) che presenta oggi il nuovo piano industriale.