ll Ftse Italia Banche inizia la settimana con un lieve rialzo dello 0,2% e sostanzialmente in linea all’analogo europeo (flat), non impedendo però al Ftse Mib di chiudere in rosso (-0,2%).
Il settore rafforza dunque la buona performance della settimana precedente, beneficiando anche di un report di Credit Suisse secondo cui gli istituti tricolore sono sulla strada giusta per ridurre del 30% degli npl nel periodo 2016/19 in considerazione delle operazioni già poste in essere. Il tutto in attesa che entri nel vivo la stagione delle trimestrali.
Nel listino principale si mette ancora in luce Banco Bpm (+0,7%), dopo il balzo di quasi il 10% riportato la scorsa ottava. La performance è supportata anche delle parole dell’Ad Giuseppe Castagna, secondo cui la banca potrebbe essere tra i protagonisti della prossima fase di consolidamento del settore al termine dell’attuale piano, fissato al 2019. Inoltre, il manager ha sottolineato la possibilità che la riduzione degli npl potrebbe arrivare a 10/12 miliardi.
Bene anche Bper (+0,7%) e Intesa Sanpaolo (+0,8%), con quest’ultima che beneficia della conferma del giudizio ‘outperform’ da parte di Credit Suisse con target price alzato da 3,2 euro a 3,4 euro. La banca guidata da Carlo Messina è considerata tra le migliori del Belpaese dall’istituto svizzero. Nel frattempo, l’istituto milanese tratterà in esclusiva fino a marzo con il gruppo scandinavo Intrum Justitia per la cessione di una quota della piattaforma di servicing.
Cede Mps (-1,7%) dopo che Credit Suisse ha confermato il rating ‘underperform’, con prezzo obiettivo tagliato da 4,28 euro a 3,50 euro.
Nel Mid Cap scatta qualche realizzo su Popolare Sondrio (-0,4%) e, soprattutto, su Credem (-2,2%) dopo i buoni progressi riportati nella settimana precedente.
Tra le Small Cap dietrofront di Creval (-5%) dopo il forte rimbalzo di venerdì e di gran parte della seduta di ieri, con le banche che dovrebbero curare l’aumento di capitale che stanno ancora discutendo su tempi e modalità dell’operazione
Lettera su Carige (-1,1%), il cu i cda fissato per oggi anche per rispondere alla lettera dell’azionista di maggioranza Vittorio Malacalza in merito alla gestione dell’aumento di capitale è stato rinviato al prossimo 2 febbraio. Intanto, il Ceo Paolo Fiorentino in un’intervista ha sottolineato che è stato già individuato un portafoglio di unlikely to pay da 500 milioni per i quali ci sono state manifestazioni d’interesse da parte di alcuni operatori, e che nel frattempo si avanti con le cessioni programmate.