“I target al 2020 sono realistici ma ambiziosi in termini di crescita, eccellenza tecnica e innovazione. Il loro conseguimento renderà Cattolica più forte e redditizia nell’interesse di tutti gli stakeholder”.
È con queste parole che l’Ad Alberto Minali ha commentato gli obiettivi economico/finanziari che la compagnia veronese intende ottenere con l’implementazione del nuovo piano industriale 2018/20. Diversi broker si sono trovati concordi con il Ceo sulla fattibilità di raggiungere i target.
Nello specifico, il gruppo punta ad arrivare a fine piano una raccolta premi di 7,6/8 miliardi, di cui 5,2/5,4 miliardi generati dal ramo vita e 2,4/2,6 miliardi dal segmento danni. Per raggiungere l’obiettivo giocherà un ruolo molto importante la partnership siglata con Banco Bpm lo scorso novembre, che porterà al 2020 a un incremento dei premi vita per 3 miliardi e di quelli danni per 140 milioni, con un aumento atteso di oltre 100 milioni del risultato operativo. Inoltre, Cattolica può contare su una consolidata relazione con Ubi e Iccrea. Il tasso di incidenza dei costi diminuirà nell‘arco di piano dal 5,9% al 4,8 per cento.
Nel ramo vita, l’obiettivo è un ribilanciamento verso le polizze di ramo III (unit-linked), prodotti a più basso assorbimento di capitale. Nel segmento danni, invece, la compagnia veneta punta a una rivisitazione del mix di prodotto, portando l’incidenza del ramo non auto al 51% entro il 2020 (atteso un contributo positivo di 52 milioni). La gamma dell’offerta verrà ampliata per il settore agricolo/agroalimentare, per enti religiosi e per il terzo settore, oltre allo sviluppo di coperture catastrofali.
Importante anche il contributo atteso dall’innovazione e il data management, migliorando la lotta alle frodi. Da cioò è atteso un apporto positivo di 30 milioni.
Infine, si segnala che il Ceo ha sottolineato che Cattolica è interessata ad acquisire le quote di minoranza delle tre jv che erano possedute in partnerhip con la ex Popolare di Vicenza nell’ambito della bancassurance. Il gruppo si è detto pronto a partecipare all’asta, aspettando le mosse dei commissari liquidatori delle ex banche venete.
La tabella seguente sintetizza i target economici che il gruppo si prefigge di raggiungere nel 2020.