Il gruppo ha archiviato il periodo ottobre-dicembre con ricavi in crescita del 17% a 7,8 miliardi e un Ebit in aumento del 14% a 468 milioni. L’utile netto adjusted si è attestato a 197 milioni, mentre nel trimestre l’indebitamento netto industriale è diminuito di 1,7 miliardi a 0,9 miliardi. Il cda intende proporre un incremento del dividendo a 0,14 euro per azione e un aumento del programma di buy-back a 700 milioni di dollari.
Cnh ha chiuso il quarto trimestre 2017 con ricavi netti delle attività industriali in crescita di circa il 17%, oltre le attese, a 7,8 miliardi (7,01 miliardi il consensus), beneficiando anche di un effetto cambi positivo (+11,6% a cambi costanti).
A livello di segmenti di attività, la divisione Macchine per l’Agricoltura ha segnato un +14,5% a 3,24 miliardi (+10,9% a cambi costanti), con un andamento stabile in area Nafta ma in aumento delle aree Emea, Apac e Latam.
Fatturato in aumento anche per la divisione Macchine per le Costruzioni, che ha segnato un +35,8% a 785 milioni (+33,4% a cambi costanti), grazie al contributo positivo di tutte le aree geografiche. Buona performance anche per i Veicoli Commerciali, in crescita del 14,8% a 3,2 miliardi (+8% a cambi costanti), con vendite in aumento nelle aree Emea e Apac e stabili in sud America. Il Powertrain, infine, ha registrato un +21,7% a 1.16 miliardi (+13,1% a cambi costanti).
Per quanto riguarda la gestione operativa, l’Ebit delle attività industriali è aumentato del 13,6% a 468 milioni, con un margine al 6% (-20 basis points). L’utile operativo della divisione Macchine per l’Agricoltura è cresciuto del 2,6% a 279 milioni e un’incidenza sui ricavi in calo all’8,6% (-100 basis points), con l’incremento dei volumi e i migliori prezzi netti parzialmente compensati da un mix prodotto sfavorevole e da maggiori costi di produzione in area Emea.
Il mix sfavorevole, principalmente associato alle vendite nel canale delle flotte, e l’aumento dei costi, ha pesato anche sull’utile operativo dei Veicoli Commerciali, in ribasso del 28% a 94 milioni con un margine del 2,9% (-180 basis points). Bene, invece, il Powertrain, con un Ebit cresciuto del 67,2% a 102 milioni e una marginalità in aumento all’8,8% (+240 basis points).
Il trimestre si è chiuso con una perdita netta pari a 40 milioni, rispetto a un risultato positivo di 96 milioni nel pari periodo 2016, includendo l’impatto di oneri per 215 milioni relativi alla riforma fiscale Usa e al deconsolidamento delle attività in Venezuela, oltre a un onere di 8 milioni per il rimborso anticipato di prestiti obbligazionari. L’utile netto adjusted, invece, si è attestato a 197 milioni, in linea al quarto trimestre 2016 e al consensus.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento netto industriale, rispetto al 30 settembre 2017, è diminuito di circa 1,7 miliardi a 0,9 miliardi, per effetto della forte generazione di cassa principalmente derivante dalla riduzione dei livelli del capitale di funzionamento.
Il cda intende proporre un dividendo di 0,14 euro per azione, pari a un aumento del 27% rispetto al dividendo 2016, oltre al rinnovo dell’autorizzazione al riacquisto fino a un massimo del 10% delle azioni ordinarie emesse dalla società, lanciando un programma di buy-back fino a 700 milioni di dollari pari a un aumento di 400 milioni rispetto a quello attuale.
Infine, per il 2018 Cnh prevede ricavi netti delle attività industriali pari a 27-28 miliardi (26,8 miliardi il consensus), un risultato diluito per azione adjusted pari a 0,63-0,67 dollari (0,65 dollari il consensus) e un indebitamento netto industriale pari a 0,8-1 miliardo.