Banca Ifis, ieri, ha annunciato l’acquisizione del pacchetto di controllo di Credifarma, società che opera soprattutto nel finanziamento a breve termine alle farmacie private mediante anticipo di distinte contabili riepilogative, con un investimento complessivo di 10 milioni.
L’operazione, dal punto di vista del business, si inquadra perfettamente nell’ambito del piano strategico 2017/19, che prevede un rafforzamento nel settore sanitario e delle farmacie, dove l’istituto è presente con Banca Ifis Pharma. Quest’ultima, tramite la business unit pharma, opera a sostegno del credito commerciale dei fornitori delle Asl, ovvero aziende interessate a cedere crediti vantati verso il sistema sanitario in regime di pro-soluto, consentendo quindi di tutelarsi dal rischio di ritardato pagamento. Inoltre, tale area supporta i titolari di farmacie, mediante una business unit ad hoc, con soluzioni pensate per fare fronte a esigenze di finanziamento sia di breve sia di medio periodo.
L’obiettivo, ricorda l’Ad Giovanni Bossi, è “diventare il leader della finanza specializzata alle farmacie in Italia”.
COMMENTO
L’operazione, pur avendo valenza dal punto di vista strategico, sotto l’aspetto numerico, date le dimensioni ridotte, non avrà particolari impatti sul conto economico di Banca Ifis.
In base ai dati di preconsuntivo, il risultato lordo di gestione di Credifarma nel 2017 si è attestato a 1,1 milioni, che rappresenta meno dell’1% del risultato lordo di gestione consolidato al 30 settembre di Banca Ifis (pari a 192,2 milioni).
Intanto, intorno alle 11:50 il titolo segna un modesto rialzo dello 0,4% a 38,14 euro, mentre il Ftse Italia Servizi Finanziari cede lo 0,1 per cento. Le azioni da inizio 2018 hanno perso quasi il 7%, mentre negli ultimi tre mesi si sono deprezzate di quasi il 20 per cento.