Dopo un avvio positivo i listini europei faticano a mantenere i timidi rimbalzi dell’apertura e intorno a mezzogiorno scambiano poco mossi. Il Ftse Mib scivola sotto la parità (-0,2%), mentre il Dax di Francoforte (+0,2%), il Cac 40 di Parigi (+0,25%) sono in frazionale rialzo. Sostanzialmente invariati l’Ibex 35 di Madrid (+0,1%) e il Ftse 100 di Londra (-0,1%).
Sugli indici pesa in parte la prudenza degli investitori in attesa che si concluda questa sera il meeting della Fed e in parte anche il rafforzamento dell’euro, sostenuto dai dati preliminari di gennaio sull’inflazione dell’Eurozona e dal calo oltre le aspettative della disoccupazione in Germania.
I prezzi al consumo hanno registrato un incremento annuo dell’1,3%, mostrando una flessione inferiore alle attese (1,2%) rispetto al dato di dicembre (1,4%) e l’indice Core ha evidenziato un aumento dell’1%, in linea con il consensus e superiore alla rilevazione del mese scorso (+0,9%). Nel pomeriggio sono in programma le anticipazioni Adp sul mercato del lavoro americano, in vista del job report di venerdì a cura del Dipartimento del Lavoro statunitense.
Sul Forex l’euro/dollaro risale in area 1,244, con il biglietto verde indebolito anche dall’assenza di spunti rilevanti nel discorso sullo stato dell’Unione tenuto stanotte da Donald Trump.
Tenta un recupero il mercato obbligazionario dopo la discesa delle scorse sedute, grazie anche all’incremento di acquisti di titoli da parte della Bank of Japan. Il rendimento del T-bond americano resta comunque in area 2,7%, in prossimità dei massimi di circa quattro anni. Il tasso sul decennale italiano, invece, rimane poco sopra il 2%, separato da un differenziale con il Bund tedesco intorno a 133 punti base.
Tra le materie prime l’oro viaggia poco mosso a 1.342 dollari l’oncia, mentre le quotazioni del petrolio flettono in scia all’aumento delle scorte americane stimato dall’Api. In attesa dei dati ufficiali dell’Eia, in calendario oggi pomeriggio, Wti e Brent si attestano rispettivamente a 64,2 e 68,1 dollari al barile.
A Piazza Affari bene FINECO (+1,4%) e ITALGAS (+1,3%). Contrastate le banche, vendite su STM (-2,4%) e LEONARDO (-2,2%), che non recupera dal crollo del 12% di ieri in scia alla presentazione del nuovo piano industriale 2018-2022.