Mercati – Wall Street suona la carica, Milano torna a galla (+0,3%)

Intorno alle 15:40 le Borse europee scambiano poco sopra la parità, sostenute anche dall’avvio positivo di Wall Street dopo due giornate consecutive di realizzi fisiologici. Il Ftse Mib segna un modesto +0,3%, sostanzialmente in linea con il Dax di Francoforte (+0,2%), il Cac 40 di Parigi (+0,3%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,2%) mentre il Ftse 100 di Londra è in frazionale ribasso (-0,2%).

Oltreoceano gli indici a stelle e strisce viaggiano in rialzo tra lo 0,5% e l’1%, in attesa dei conti a mercati chiusi di Facebook e Microsoft e della conclusione della riunione del Fomc, l’ultima presieduta da Janet Yellen, da cui non si aspettano interventi sui tassi di interesse.

Sul fronte macro sono stati diffusi in mattinata i dati preliminari di gennaio sull’inflazione dell’Eurozona, in calo all’1,3% (1% il dato core) e sulla disoccupazione, stabile sui livelli minimi da gennaio 2009 all’8,7 per cento. Nel pomeriggio è stata divulgata la stima Adp sui nuovi occupati nel settore privato non agricolo statunitense, in attesa del job report di venerdì a cura del Bureau of Labour.

Il cambio euro/dollaro risale in area 1,245, con il biglietto verde indebolito anche dall’assenza di spunti rilevanti nel discorso sullo stato dell’Unione tenuto ieri da Donald Trump.

Tenta un recupero il mercato obbligazionario dopo la discesa delle scorse sedute, grazie anche all’incremento di acquisti di titoli da parte della Bank of Japan. Il rendimento del T-bond americano resta comunque in area 2,7%, in prossimità dei massimi di circa quattro anni. Il tasso sul decennale italiano, invece, rimane intorno al 2%, separato da un differenziale con il Bund tedesco di circa 133 punti base.

Tra le materie prime l’oro viaggia a 1.343 dollari l’oncia, mentre le quotazioni del petrolio flettono lievemente in scia all’aumento delle scorte americane stimato dall’Api. In attesa dei dati ufficiali dell’Eia, in calendario oggi pomeriggio, Wti e Brent si attestano rispettivamente a 64,4 e 68,4 dollari al barile.

A Piazza Affari recuperano terreno le utilities dopo le vendite delle ultime sedute, con ITALGAS (+1,7%) in vetta al Ftse Mib. Ben intonate anche FINECO (+1,6%) e ATLANTIA (+1,1%). Contrastate le banche, fra cui spiccano BPER (+1,1%) e BANCO BPM (+1,25%).

Ancora vendite su LEONARDO (-3,3%), all’indomani del crollo del 12% in scia alla presentazione del nuovo piano industriale 2018-2022.