Il Ftse Italia Servizi Finanziari termina con un rosso dell’1,9% e al di sotto dell’omologo europeo (-0,6%), risentendo delle vendite sul comparto bancario (-1,4%) e uniformandosi al Ftse Mib (-1,3%).
La performance negativa del comparto bancario impatta in particolare sui titoli dell’asset management, con cali compresi tra l’1% e il 2,5 per cento.
Lieve flessione per Poste Italiane (-0,4%), a meno di un mese dalla presentazione del nuovo piano strategico di cui man mano stanno venendo fuori i vari punti chiave.
Prese di profitto su Exor (-1,8%), che interrompe momentaneamente il trend positivo intrapreso da inizio anno in scia alle buone performance delle principali controllate quotate.
Nel Mid Cap nuovo stop per Banca Intermobiliare (-2,8%) dopo il tentativo di rimbalzo di lunedì. Sul titolo continuano a permanere ancora molte incognite sugli aspetti finanziari della cessione relativa alla quota di controllo.
Realizzi su Cerved (-2,6%) dopo i rialzi delle ultime sedute, in cui aveva aggiornato anche i massimi storici.
In rosso Banca Ifis (-2,9%), con il mercato rimasto indifferente all’acquisizione di una quota di controllo in Credifarma per 10 milioni.
Proseguono le prese di beneficio su DeA Capital (-2%) dopo il trend positivo dell’ultimo periodo in scia alle varie operazioni portate a termine.