ll Ftse Italia Banche chiude con un lieve rialzo dello 0,4% e facendo meglio dell’analogo europeo (-0,2%), tenendo a galla anche il Ftse Mib (+0,1%).
Il comparto, dunque, recupera parzialmente dalla battuta d’arresto di martedì. Sul settore il sentiment continua a essere positivo. La percezione riferita al breve/medio termine è migliorata, soprattutto sul fronte dei progressi attesi nello smaltimento dei crediti deteriorati. La prossima settimana, intanto, entrerà nel vivo la stagione delle trimestrali.
Nel listino principale, dopo lo stop di martedì, tornano gli acquisti su Banco Bpm (+0,9%), Bper (+0,8%) e Unicredit (+0,4%), il cui Ad Jean Pierre Mustier ha ricevuto parole di apprezzamento da Giovanni Quaglia, presidente della fondazione Crt (azionista della banca con l’1,7% circa).
Buon rialzo per Intesa Sanpaolo (+0,5%) a pochi giorni dalla presentazione del nuovo piano strategico. Nel frattempo, la Compagnia di Sanpaolo, azionista della banca con oltre l’8%, avrà tempo fino al 2021 per ridurre la sua quota.
Nel Mid Cap tornano a salire sia Popolare Sondrio (+0,9%) sia Credem (+2%), dopo il rosso della seduta precedente.
Tra le Small Cap inverte ancora la rotta Creval (+3,7%) dopo avere lasciato sul terreno oltre il 10% nelle due giornate precedenti, in attesa di un quadro più chiaro sul lancio dell’aumento di capitale da 700 milioni.
Nuovamente in progresso Carige (+1,2%), il cui board per rispondere alla lettera dell’azionista di maggioranza Vittorio Malacalza in merito alla gestione dell’aumento di capitale è stato rinviato al prossimo 2 febbraio. Nel frattempo, il Ceo Paolo Fiorentino ha sottolineato che si tratta di una normale discussione tra azionisti e top manager. Lo stesso Ceo, inoltre, ha fatto presente che a novembre si è sfiorata una crisi di liquidità.
Buon rialzo per Banca Finnat (+3,3%), ancora in scia alle recenti anticipazioni sul nuovo piano industriale.