Inversione di rotta per le Borse europee, condizionate anche dall’avvio debole di Wall Street. Poco dopo le 16:00 spicca in negativo il Dax di Francoforte (-1,2%), trascinato al ribasso soprattutto dai settori chimico, farmaceutico e automotive. Perdite più contenute per il Cac 40 di Parigi (-0,3%), il Ftse 100 di Londra (-0,2%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,6%) mentre il Ftse Mib di Milano è invariato.
Oltreoceano i listini americani scambiano sulla parità dopo una partenza in rosso. L’attenzione resta puntata prevalentemente sul comparto tecnologico, dopo i conti di Microsoft e Facebook e in attesa delle trimestrali di Apple, Amazon e Alphabet.
Sull’obbligazionario il rendimento del T-Bond si attesta al 2,73%, all’indomani della riunione della Fed che ha evidenziato la solida crescita economica statunitense e ha espresso fiducia per la risalita dell’inflazione verso il target del 2%, preparando il terreno per un incremento dei tassi di interesse a marzo.
In Europa il Bund offre un tasso dello 0,71%, livello massimo da fine 2015, mentre il rendimento del Btp scende al’1,98% comprimendo lo spread fra i due governativi a 127 punti base. Sul Forex l’euro/dollaro torna in area 1,245 dopo una serie di dati macro che hanno confermato l’ottimo stato di salute dell’attività manifatturiera dell’Eurozona.
Tra le materie prime l’oro scambia a 1.343 dollari l’oncia, mentre avanzano le quotazioni del petrolio, favorite dal confermato impegno dell’Opec a tagliare l’offerta nonostante l’incremento della produzione Usa. Wti e Brent avanzano di circa un punto percentuale rispettivamente 65,4 e 69,6 dollari al barile
A Piazza Affari spicca FERRARI (+5,4%) dopo la pubblicazione dei risultati del quarto trimestre 2017, seguita da CNH (+4,2%) in seguito alle dichiarazioni del Ceo Richard Tobin sull’ipotesi di spinoff di Iveco. Bene anche la holding della galassia Agnelli, EXOR (+2,2%), in scia a Ferrari e Cnh.
Sottotono invece FCA (-1%) dopo il calo (-13%) delle immatricolazioni negli Stati Uniti a gennaio. Recupera dopo una partenza in rosso FERRAGAMO (+1,9%), che ieri a mercati chiusi ha diffuso i dati sui ricavi 2017.