Mercati – Europa chiude in rosso, Ftse Mib a -1,4%

Chiusura in territorio negativo per i listini europei, che continuano ad essere messi a dura prova dal rialzo dei rendimenti obbligazionari. Il Ftse Mib termina in flessione dell’1,4% a 23.202,66 punti. Il Ftse 100 di Londra è quello meno penalizzato (-0,6%), mentre il Dax di Francoforte, il Cac 40 di Parigi e l’Ibex 35 di Madrid cedono oltre 1,5 punti percentuali.

A Wall Street gli indici americani aumentano le perdite dopo una partenza in frazionale ribasso, appesantiti dalla nuova impennata dei rendimenti dei bond. Inoltre, il job report di gennaio ha sostanzialmente confermato una politica monetaria più restrittiva da parte della Fed quest’anno. Si rafforzano ulteriormente quindi le aspettative di almeno tre rialzi dei tassi di interesse nel 2018, con alcuni operatori che cominciano a ipotizzarne quattro.

Sull’obbligazionario il rendimento del T-bond resta sui massimi di 4 anni al 2,84%, mentre il Bund risale sui livelli di fine 2015 oltre lo 0,7 per cento. In salita il rendimento del Btp decennale al 2%, con lo spread che risale in area 126 punti base. Alcuni gestori, tra cui i guru dei bond Jeff Gundlach e Bill Gross, hanno sottolineato che un livello tra il 2,7 e il 3% (ossia dove si trovano ora i tassi dei Treasuries a 10 anni) manderebbe un segnale di pericolo, in quanto potrebbe aprire una fase ribassista per l’obbligazionario. Il livello viene ritenuto da molti osservatori di mercato come un catalizzatore negativo anche per le Borse.

Come conseguenza, recupera terreno nei confronti delle altre valute anche il dollaro, che abbastanza contro intuitivamente non aveva beneficiato dell’impennata dei rendimenti dei bond nelle scorse sedute. Il cambio euro/dollaro scende a 1,244, mentre il dollaro/yen si impenna a 110,4. Tra le materie prime l’oro scambia a 1.338 dollari l’oncia, mentre le quotazioni del petrolio scendono, nonostante le attese di una forte crescita della domanda nel 2018, con Wti e Brent rispettivamente a 64,7 e 68 dollari al barile.

A Piazza Affari spicca FERRARI (+0,6%) che continua a beneficiare dei risultati del quarto trimestre 2017. In positivo anche MEDIOBANCA (+0,6%) dopo l’ok della Bce all’utilizzo dei sistemi interni di risk management.

Invariata BPER, dopo l’avvio di copertura con giudizio ‘outperform’ da parte di Intermonte.

Realizzi su TENARIS (-3,2%), scivolano in fondo al listino STM (-3%), MONCLER (-2,7%) e RECORDATI (-2,6%), oltre a TELECOM ITALIA (-1,1%), indicato dagli analisti di Mediobanca come titolo dal maggiore potenziale di rialzo nel settore telecomunicazioni.