Risanamento – Perdita netta consolidata a 23,9 milioni nel 2017

Il gruppo Risanamento, attivo nello sviluppo e nella riqualificazione immobiliare, ha archiviato l’esercizio 2017 con una perdita netta consolidata di 23,9 milioni ma in netto miglioramento rispetto ai 65,5 milioni di perdita del 2016. Il risultato ha beneficiato degli effetti derivanti dal processo di revisione organizzativa e strutturale, in termini di riduzione di oneri finanziari e di costi di gestione.

Nel 2017 i ricavi, pari a 3 milioni, sono in calo rispetto ai 4,7 del 2016. Sul fronte dei margini, il gruppo ha registrato un Ebitda e un Ebit entrambi negativi, rispettivamente pari a 21,4 milioni (24,1 milioni nel 2016) e a 23,2 milioni (25,7 milioni nel 2016).

Dal lato patrimoniale l’indebitamento finanziario netto ammonta a 631 milioni, in miglioramento rispetto ai 648 milioni di fine dicembre 2016.

Sotto il profilo operativo il 2017 ha visto la finalizzazione delle trattative con il gruppo Lendlease volte alla definizione di un accordo per lo sviluppo congiunto del progetto di Milano Santa Giulia. Si segnala inoltre che lo scorso 23 marzo è stata approvata l’analisi di rischio relativa al piano di bonifica delle “aree Nord”.

Infine per quanto riguarda la capogruppo, il 2017 si è chiuso con una perdita di 34,4 milioni. Complessivamente la perdita registrata dalla società al 31 dicembre 2017, comprensiva delle perdite al 31 dicembre 2016 e portate a nuovo, è pari a 183,2 milioni. Sarà intenzione quindi del Cda sottoporre all’assemblea degli azionisti la proposta di copertura integrale delle perdite mediante riduzione del capitale sociale.