Altra seduta in calo per il Ftse Italia Tecnologia, che ha archiviato la giornata precedente in ribasso dello 0,8%, sottoperformando l’indice di settore continentale Euro Stoxx Tecnologia (+0,6%) e il Ftse Mib (+0,1%).
Il listino milanese ha tenuto meglio rispetto agli altri benchmark continentali, trainato da Ferrari dopo i conti. Andamento piatto per Wall Street all’indomani della riunione della Fed, da cui sono emersi toni piuttosto hawkish. Il cambio euro/dollaro risale in area 1,248 mentre il Bund tocca i massimi da fine 2015 e lo spread col Btp scende ai minimi da ottobre 2016. Sul fronte macro si segnalano i dati positivi sull’attività manifatturiera dell’Eurozona e degli Stati uniti.
Nel settore IT di Piazza Affari la big cap Stm archivia gli scambi in calo dello 0,9%, mentre la mid cap Reply termina a +2 per cento.
Fra le small cap avanza Tecnoinvestimenti (+3,2%), dopo la diffusione dei risultati preconsuntivi del 2017 e i target per il periodo 2018-2020.
Poco mossa Tiscali (+0,3%), il cui indebitamento netto a fine dicembre è risultato in calo a 180 milioni, grazie alla conversione delle obbligazioni convertibili in seguito alle richieste di Rigensis Bank AS ed Otkritie Capital International Limited per complessivi 18,5 milioni.
Nel segmento tlc arretra Telecom Italia (-1%) sempre al centro dell’attenzione dei media per le vicende societarie e per il ricorso contro la golden power.
In frazionale rialzo, infine, Acotel Group (+0,5%) che al 31 dicembre 2017 riporta una posizione finanziaria netta consolidata positiva pari a 4,8 milioni, in contrazione di 1 milione rispetto a novembre 2017.