Utility – Torna la lettera sul comparto (-0,5%), A2A (+0,6%) in controtendenza

In una seduta caratterizzata da un’elevata volatilità, il Ftse Italia Servizi Pubblici ha concluso le contrattazioni di ieri con il segno meno davanti (-0,5%). In termini relativi, la sua performance giornaliera è stata identica a quella dello Stoxx Europe 600 Utilities (-0,5%), ma peggiore rispetto a quella del principale indice del listino milanese, cioè del Ftse Mib (+0,1%).

L’andamento di ieri del paniere dei titoli del settore utility e delle rinnovabili quotate a piazza Affari si è sviluppato in un contesto in cui il rendimento del Btp a 10 anni è scivolato di oltre punti base, tornando all’1,95%, mentre quello del Bund di pari scadenza è aumentato di oltre 2 punti base, raggiungendo lo 0,715 per cento.

In una giornata borsistica praticamente priva di notizie all’interno del segmento delle Big Cap, la maggiore variazione giornaliera positiva delle quotazioni è stata portata a casa da A2A (+0,6%).

Nell’ambito delle Mid Cap, la migliore performance borsistica della giornata è stata portata a casa da Iren (+1,8%), seguita da Hera (+1%), mentre ha prevalso (seppur limitatamente) la lettera su Acea (-0,2%). Nella giornata di ieri la multi-utility capitolina ha avviato sul mercato corporate un’emissione obbligazionaria per un importo complessivo di un miliardo di euro, suddivisa in due parti. Una tranche a 5 anni a tasso variabile da 300 milioni di euro, e una a 9,5 anni a tasso fisso da 700 milioni, rispetto a un importo originario di 500 milioni. Il collocamento ha ricevuto richieste per circa 2,5 miliardi provenienti da investitori proveniente da numerose aree geografiche.

Tra le società a minore capitalizzazione, cioè le Small Cap, TerniEnergia (+1,3%) ha messo a segno il rialzo più consistente. Ricordiamo che mercoledì sera il gruppo guidato da Stefano Neri ha annunciato il prolungamento fino al 28 febbraio 2018 del termine per la sottoscrizione dell’operazione di cessione di asset fotovoltaici per complessivi 16,8 MW, termine previsto inizialmente per la data odierna.

Lieve flessione, quella di ieri, per K.R. Energy (-0,4%) dopo aver comunicato al mercato il leggero aumento dell’indebitamento finanziario netto delle attività in esercizio del gruppo al 31 dicembre 2017 a 28,9 milioni di euro dai 26,7 di fine novembre, mentre l’indebitamento finanziario netto delle attività in corso di dismissione si è attestato a 22,7 milioni, in lieve diminuzione rispetto al dato del mese precedente (22,8 milioni).