Impiantistica – Comparto a fondo nell’ottava (-6,4%) assieme a Leonardo (-13,5%)

È stata un’ottava di profonda flessione per l’Indice Ingegneria e Impiantistica Italia che cede il 6,4% trascinato a fondo dal crollo della big Leonardo. Ampiamente sotto la parità, anche se in misura minore, l’EURO STOXX Prodotti e Servizi Industriali (-2,9%) e il Ftse Mib (-2,7%).

Come detto, Leonardo è stata, suo malgrado, la protagonista negativa della settimana dopo la pubblicazione del piano industriale 2018-2022. Il titolo è tornato sotto i 10 euro lasciando sul terreno il 13,5%, con un picco negativo a -12 punti percentuali toccato nella giornata di martedì.

Alla base di questa flessione vi è appunto la reazione negativa degli investitori al piano industriale 2018-2022 che prevede il ritorno ad una crescita sostenuta solo nella seconda parte del periodo, indicando invece un primo biennio più complicato e sotto il consensus, soprattutto per quanto riguarda la generazione di cassa, con un FOCF previsto nel 2018 a soli 100 milioni.

Nonostante questo, Fitch ha confermato l’investment grade sul titolo, affermando di avere già considerato nella valutazione fatta ad ottobre la possibile volatilità del FOCF nel breve periodo, considerata temporanea e dovuta allo sbilanciamento tra nuovi pagamenti anticipati e spese.

Novità positive per il gruppo guidato da Alessandro Profumo sono arrivate anche dal Ministro dello Sviluppo Economico Calenda che vede un ruolo per Leonardo nella partnership fra la francese Naval Group e Fincantieri. Quest’ultima ha registrato comunque un calo, da un venerdì con l’altro, del 4%.

Il gruppo guidato da Giuseppe Bono dovrebbe a giorni mettere la firma definitiva sull’acquisizione di Stx-France mentre è fissata per giugno la presentazione del piano industriale sulla partnership con Naval Group, che potrebbe concretizzarsi sullo stile di Renault-Nissan, vale a dire uno scambio azionario fra il 5 e il 10 per cento del capitale e la creazione a monte di una holding paritetica.

Male nella settimana anche il titolo Salini Impregilo in calo del 5,1%. Il mercato sembra non aver condiviso l’entusiasmo con cui l’Ad Pietro Salini ha accolto il piano di investimenti in infrastrutture da 1,5 trilioni di dollari promosso dal presidente Trump durante il discorso sullo stato dell’Unione, che potrebbe coinvolgere il gruppo attraverso la controllata americana Lane Construction.

Settimana in territorio negativo per tutti i restanti titoli del settore compresi Prysmian (-4,3%), che ha annunciato venerdì una commessa da 40 milioni di dollari da parte di Terna, e Trevi che ritraccia dopo il rally della scorsa settimana cedendo il 2,6%.

Cali frazionali per le altre, con la sola Astaldi che presenta una flessione più marcata (-6,2%).