La statunitense Broadcom ha elevato la propria offerta per acquisire la connazionale Qualcomm a circa 121 miliardi di dollari, nel tentativo di concretizzare la maggiore acquisizione di sempre nel settore dei semiconduttori, che farebbe di Broadcom il terzo produttore di microchip dopo Samsung e Intel. Si ricorda che Qualcomm ha già respinto una precedente proposta da 105 miliardi, non considerandola adeguata.
La nuova offerta, che dovrebbe essere l’ultima, prevede un corrispettivo di 82 dollari per azione con pagamento per 60 dollari cash e 22 dollari in azioni Broadcom.
Aumentando la posta in palio, inoltre, l’offerente punta a far eleggere nel consiglio di Qualcomm alcuni amministratori favorevoli al deal, in vista della riunione dell’assemblea di quest’ultima prevista per il 6 marzo.
Qualcomm, infine, dovrà decidere se finalizzare o meno l’accordo per l’acquisizione di Nxp al prezzo di 39 miliardi di dollari, con Broadcom contraria ad un’ulteriore innalzamento della proposta.
In Italia, intanto, il titolo del produttore di semiconduttori Stm resiste meglio del mercato alle vendite, con una flessione dello 0,3% contro il -1,3% del Ftse Mib.
