Il Ftse Italia Tecnologia ha terminato l’ottava dal 29 gennaio al 2 febbraio in ribasso del 2,7%, sottoperformando l’indice di settore continentale Euro Stoxx Tecnologia (-2,7%) ma chiudendo perfettamente in linea con il Ftse Mib. In settimana l’attenzione si è concentrata prevalentemente sulle trimestrali, sulla riunione della Fed (da cui sono emersi toni piuttosto hawkish) e sui dati macro, soprattutto quelli riguardanti il mercato del lavoro statunitense e l’inflazione e il Pil dell’Eurozona. Rendimenti obbligazionari ancora sotto pressione, cambio euro/dollaro in area 1,245.
A Piazza Affari, nel comparto IT, la big cap Stm ha chiuso in calo del 3% i cinque giorni, nonostante le indicazioni positive giunte in settimana dai conti sopra le attese di Apple e di Intel, oltre alla revisione al rialzo delle stime sui ricavi da parte dell’austriaca AMS, fornitore di Apple come l’azienda italo-francese, grazie alla domanda di sensori nel medio termine. Inoltre Société Générale ha alzato il prezzo obiettivo su Stm da 32 a 33 usd (26,5 euro), confermando la raccomandazione buy. Per contro, invece, la tedesca Infineon ha rivisto i target al 2018 a causa dell’impatto delle valute.
Brilla nell’ottava la mid cap Reply (+4,6%), mentre fra le small cap risalta Tas a +2,9% seguita da Best Union Company a +2,6 per cento. Pesanti segni rossi invece per Exprivia (-7,5%), Txt (-6,6%) e per Digital Bros (-6,2%).
Resiste poco sotto la parità Tecnoinvestimenti (-0,4%), che in settimana ha diffuso i risultati preconsuntivi del 2017 e i target per il periodo 2018-2020.
Sottotono invece Tiscali (-5,5%), il cui indebitamento netto a fine dicembre è risultato in calo a 180 milioni, grazie alla conversione delle obbligazioni convertibili in seguito alle richieste di Rigensis Bank AS ed Otkritie Capital International Limited per complessivi 18,5 milioni.
Fra le Tlc Telecom Italia termina i cinque giorni in calo dell’1,5 per cento, limitando i danni grazie anche alle indiscrezioni sullo scorporo della rete fissa. Il progetto dovrebbe essere stato già presentato all’Agcom mentre la data prevista per la presentazione al governo sembra essere il 7 febbraio.
La società inoltre sempre al centro dell’attenzione dei media per le vicende societarie e per il ricorso contro la golden power. Il ministro dello sviluppo Carlo Calenda ha annunciato che la decisione sull’eventuale sanzione a Tim per l’infrazione delle regole sulla golden power verrà presa prima del 4 marzo. Intanto si apprende che il piano strategico designato dell’Ad Genish per trasformare Telecom in un vero e proprio colosso delle telecomunicazioni prevedrebbe l’apertura di undici nuovi cantieri.
In ribasso del 4%, infine, Acotel che al 31 dicembre 2017 riporta una posizione finanziaria netta consolidata positiva pari a 4,8 milioni, in contrazione di 1 milione rispetto a novembre 2017. Il gruppo inoltre, insieme ad EOn, ha lanciato il test per gli smart metering di seconda generazione su contatori 2G.