Analisi Tecnica – Astaldi: segnale di forza il ritorno sopra 2,63 euro

Dopo il sell-off del mese di novembre che ha spinto le quotazioni dei titoli del gruppo ingegneristico fino al minimo relativo intraday a 1,921 euro, tra la fine di dicembre e il 10 gennaio c’è stata una forte reazione che ha consentito il raggiungimento di un massimo relativo intraday a quota 3,432 euro.

Il mancato superamento di questo livello ha però provocato una decisa ripresa della pressione dei venditori sui corsi delle azioni Astaldi e l’avvio di un vero e proprio movimento ribassista che li ha portati a ridosso di un primo significativo supporto posto a 2,48 euro, in corrispondenza del quale passa la media mobile a 50 sedute. Il cedimento di questo livello, confermato in chiusura di seduta, lascerebbe proseguire le quotazioni dei titoli del gruppo guidato da Filippo Stinellis verso un secondo supporto invidiabile a 2,382 euro, al di sotto del quale gli obiettivi ribassisti di breve periodo sono posizionati a 2,326 e a quota 2,228 euro in seguito.

La tenuta del sopracitato supporto posto a 2,48 euro potrebbe, al contrario stoppare l’attuale trend discendente dei corsi delle azioni Astaldi e consentire un rimbalzo in direzione dell’importante resistenza statica e dinamica a quota 2,63 euro, con uno step intermedio a 2,554 euro. Il superamento di 2,63 euro e, quindi, della trend line ribassista di breve periodo, aprirebbe la strada verso un primo target rialzista a 2,696 euro, con il successivo obiettivo a 2,758 euro.

Da inizio 2018 la performance dei titoli di Astaldi è pari al +17,9%, con il target price medio sulla base dei contributi di 4 analisti rilevati da Bloomberg pari a 3,17 euro.

Prezzo di riferimento: 2,50 euro

+10,3% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 2,758 euro;

+7,8% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 2,696 euro;

+5,2% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 2,63 euro;

+2,2% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 2,554 euro;

 

-0,8% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 2,48 euro;

-4,7% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 2,38 euro;

-7,0% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 2,326 euro;

-10,9% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 2,228 euro.