La casa automobilistica di Detroit ha reso noti i risultati del 2017 che hanno battuto le stime degli analisti e sono quindi stati apprezzati dal mercato con un rialzo sul titolo del 3,5% a due ore dall’apertura di Wall Street.
Nel quarto trimestre, nonostante un fatturato sceso del 5,5% a 37,7 miliardi di dollari rispetto al 4Q16, il taglio dei costi e l’aumento dei prezzi nei segmenti a maggior marginalità (SUV e pickup) hanno consentito al gruppo di registrare una crescita del 18,7% dell’Ebit adjusted a 3,1 miliardi, record per un quarto trimestre, e un Ebit adj. margin salito all’8,2% (+170 basis points).
GM è stata comunque costretta a riportare nel quarto trimestre una perdita di 4,9 miliardi di dollari (5,2 miliardi a parità di perimetro) causata dall’iscrizione di 7,3 miliardi di oneri straordinari relativi al ricalcolo di oneri fiscali differiti dovuti alla riforma fiscale americana.
L’impatto della riforma fiscale ha dunque ampiamente contribuito ai 13,5 miliardi di oneri straordinari che hanno comportato per il gruppo nel 2017 una perdita di 3,9 miliardi di dollari su basi consolidate.
Per l’intero 2017, a livello di ricavi GM ha visto nello scorso anno un calo del 2,4% a 145,6 miliardi di dollari mentre per quanto riguarda la gestione operativa l’Ebit adjusted è rimasto sostanzialmente invariato a 12,8 miliardi e l’Ebit adj. margin è cresciuto all’8,8% (+20 basis points).
La casa di Detroit ha inoltre confermato l’outlook per il 2018 in linea con i risultati dell’anno precedente, mentre il 2019 dovrebbe beneficiare del lancio di nuovo modello di pickup previsto entro fine anno.
È inoltre previsto l’avvio del servizio di ride sharing a guida autonoma nel 2019 ed il lancio di almeno 20 nuovi veicoli totalmente elettrici entro il 2023.