Mercati – Milano a -1,8% in linea con Eurolistini, Intesa in controtendenza

Altra giornata in rosso per le Borse europee, in scia ai crolli di Wall Street e Tokyo sui timori di una ripresa più rapida del previsto dell’inflazione e di un incremento più aspro delle attese dei tassi di interesse.

Intorno a mezzogiorno il Ftse Mib scambia in ribasso dell’1,8%, con la sola INTESA (+1,8%) in luce fra le big cap di Piazza Affari. Perdite consistenti anche per il Dax di Francoforte (-1,8%), il Ftse 100 di Londra (-1,8%), il Cac 40 di Parigi (-1,9%) e l’Ibex 35 di Madrid (-2,2%).

Il tracollo dell’equity ha innescato un recupero del comparto obbligazionario, con un ‘flight-to-quality’ verso i governativi dei Paesi più sicuri. Il rendimento del T-Bond scende al 2,7% e quello del Bund tedesco cala di 6 bps allo 0,67%, mentre il tasso sul Btp decennale si posiziona poco sotto il 2 per cento, con uno spread in aumento a 131 punti base.

Sul Forex l’euro/dollaro riprende quota e recupera la soglia di 1,24 dopo il rafforzamento di ieri del biglietto verde, mentre il dollaro/yen scambia in area 109. Tra le materie prime l’oro è in frazionale rialzo a 1.343 dollari l’oncia, mentre il petrolio arretra per il terzo giorno consecutivo con Wti e Brent rispettivamente a 63,8 e 67,1 dollari al barile.

Per quanto riguarda il Ftse Mib, INTESA guadagna l’1,8% dopo l’annuncio dei risultati 2017, superiori alle attese, e dei principali target del piano, che prevede un utile di 6 miliardi e un dividendo di 4,2 miliardi nel 2021.

Resistono alle vendite anche BPER e YNAP, sostanzialmente invariate anche se la seconda beneficia dell’Opa lanciata qualche settimana fa da Richemont. In calo dell’1,5% TELECOM ITALIA, dopo i conti della controllata Tim Brasil con utili in aumento del 66% nel quarto trimestre 2017.

Segni rossi su tutte le altre big del listino, in particolare per CNH (-3,9%), A2A (-3,7%), MEDIOBANCA (-3,1%) e LEONARDO (-3%).