Mercati – Wall Street torna in positivo e listini Ue riducono le perdite

Le Borse europee recuperano parzialmente terreno, grazie all’inversione di rotta di Wall Street dopo una partenza nuovamente negativa. Intorno alle 16:00 infatti il Ftse Mib limita i danni a -1,1%, sostenuto dal comparto bancario, seguito dal Ftse 100 di Londra (-1,3%), il Dax di Francoforte (-1,3%), il Cac 40 di Parigi (-1,3%) e l’Ibex 35 di Madrid (-1,5%). Intanto i principali indici americani scambiano in rialzo fra lo 0,5 e l’1%, dopo la seduta shock di ieri con perdite generalizzate intorno al 4 per cento.

Le Piazze finanziarie internazionali tentano dunque una reazione, dopo aver accusato nelle ultime sessioni i timori legati all’inasprimento della politica monetaria da parte delle banche centrali. Preoccupazioni innescate dai dati americani di venerdì sul mercato del lavoro, che hanno segnalato una ripresa più rapida del previsto dell’inflazione, alimentando le prospettive di rialzi dei tassi più tempestivi rispetto alle attese.

Le aspettative di incremento del costo del denaro hanno offerto agli investitori un buon motivo per monetizzare i guadagni realizzati da inizio anno, nonostante il quadro macroeconomico incoraggiante e i risultati societari complessivamente positivi.

Lo storno dell’equity aveva consentito un recupero del comparto obbligazionario, ma al momento il rendimento del T-Bond è nuovamente in aumento di 8 bp al 2,78% e quello del Bund è tornato in area 71 centesimi. Il tasso sul Btp decennale si posiziona all’1,99% per cento, con uno spread nuovamente sui valori di ieri intorno a 128 punti base.

Sul Forex il dollaro risale nei confronti delle altre valute, trascinando il cambio con l’euro a quota 1,233 e quello con lo yen a 109,5. Il rafforzamento del biglietto verde riporta l’oro in area 1.332 dollari l’oncia, mentre le quotazioni del petrolio risalgono in attesa dei dati sulle scorte, con Wti e Brent rispettivamente a 64 e 67,4 dollari al barile.

Per quanto riguarda il Ftse Mib, INTESA guadagna il 2,6% dopo l’annuncio dei risultati 2017, superiori alle attese, e dei principali target del piano, che prevede un utile di 6 miliardi e un dividendo di 4,2 miliardi nel 2021. In evidenza anche BPER (+2,4%), BANCO BPM (+0,9%) e UBI (+0,7%) mentre UNICREDIT scambia sulla parità.

Poco mosse PRYSMIAN, MEDIASET e YNAP, quest’ultima sostenuta dall’Opa lanciata qualche settimana fa da Richemont. In calo dell’1,4% TELECOM ITALIA, dopo i conti della controllata Tim Brasil con utili in aumento del 66% nel quarto trimestre 2017. Intanto, in mancanza di offerte congrue per la cessione di Persidera, Tim starebbe valutando la possibilità di far quotare in borsa la società controllata.

Segni rossi su tutte le altre big del listino, in particolare per CNH (-2,8%), LEONARDO (-2,7%), EXOR (-3%) e FINECO (-3%), quest’ultima nonostante i conti sopra le attese nel quarto trimestre.