Si è chiuso con un utile netto di 897 milioni il 2017 di Abertis, l’operatore infrastrutturale spagnolo nelle mire di Atlantia e della connazionale iberica Acs. Il risultato netto ha riportato una crescita su base annua del 13% grazie al generalizzato incremento del traffico autostradale ed è lievemente superiore (+1,2%) rispetto al consensus degli analisti raccolto da Bloomberg, pari a 886,7 milioni. L’Ebitda si è attestato a 3,48 miliardi, leggermente al di sotto delle stime (3,63 miliardi).
Inoltre Francisco Reynes ha lasciato la carica di Ceo di Abertis per diventare presidente di Gas Natural (controllata come Abertis da Criteria, la holding di Caixabank) ed è stato sostituito da José Aljaro Navarro, ex direttore finanziario del gruppo autostradale spagnolo.
Si ricorda che ieri è arrivato il via libera della Commissione europea all’offerta di Hotchief, la controllata tedesca di Acs che rivaleggia con Atlantia nella corsa ad Abertis. Entro fine settimana, o al più tardi lunedì, è atteso il semaforo verde della CNMV (la Consob spagnola) alla proposta di Hotchief. Dopodiché comincerà un periodo di 30 giorni nel quale i due gruppi potranno rilanciare (prima degli ultimi 5 giorni), altrimenti la disputa si potrebbe anche risolvere con offerte in busta chiusa.